Aveva destato rabbia e preoccupazione la notizia dell’aggressione di una bambina di 5 anni avvenuta a Mirandola nell’aprile scorso. La piccola si trovava in via Luosi e stava per salire in auto con la madre per andare a scuola quando il cane dei vicini di casa, un dogo argentino, le saltò addosso azzannandole il corpo e la faccia.
Il cane, è stato ricostruito dopo, era riuscito da solo a scappare da casa.
La bambina in questi mesi è stata curata dalle ferite fisiche: preoccupavano molto soprattutto quelle al volto, che rischiavano di essere sfregi permanenti sul suo visino. Le cure continuano tra gli specialisti medici, ma c’è da fare anche per il recupero emotivo. Quanto è successo l’ha spaventata molto e subito dopo i fatti la famiglia ha reputato che la cosa migliore da fare per lei fosse di allontanarla da dove è avvenuta la disgrazia, dalla loro abitazione che si trova affianco a quella dei vicini proprietari del cane.
Il cane, come sapevano da tempo tanti mirandolesi, non è stato abbattutto e sta bene, si trova al canile sotto la responsabilità del Comune. Chi di dovere ha valutato che fosse recuperabile. Potrà anche tornare con i vecchi proprietari – ai quali non risulta al momento siano state comminate alcun tipo di sanzioni – se questi ottempereranno a una serie di prescrizioni imposte da una delibera del Comune: un corso rieducativo e una nuova casa per il cane, lontana da via Luosi e da quella della povera bambina aggredita.
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In copertina e in alto, un esempio di dogo argentino