Ad oggi risulta terminata la profilassi di pazienti e operatori dei reparti dell’Azienda Ospedaliero – Universitaria di Modena che hanno avuto casi di pazienti con pertosse, ma sta continuando a scopo precauzionale in reparti che hanno avuto contatti con le persone contagiate. Ad oggi, sono stati notificati 6 casi di Pertosse in pazienti e 12 casi di Pertosse in operatori sanitari. La precoce identificazione dei casi e il rapido avvio della terapia hanno permesso la tempestiva risoluzione dei sintomi, fa sapere una nota del Policlinico.
Le misure precauzionali messe in campo sono quelle tipicamente usate per la prevenzione delle infezioni respiratorie, ad esempio le mascherine chirurgiche, normalmente adottate nei reparti a maggior rischio durante l’epidemia influenzale tipica dei mesi invernali.
Continuano la sorveglianza e il monitoraggio al fine di intercettare per tempo ulteriori casi e sottoporli alle adeguate misure di profilassi.
Si ricorda che i fatti risalgono al 13 settembre scorso, quando è stata fatta diagnosi di Pertosse ad un operatore dell’Unità Operativa di Medicina d’Urgenza dell’Ospedale Civile di Baggiovara. L’operatore aveva manifestato nei giorni precedenti una sintomatologia sub-clinica, cioè sintomi sfumati e in assenza di febbre, la cui persistenza ha portato successivamente a diagnosi di Pertosse contratta a seguito di un contatto famigliare.
La pertosse
La pertosse, è una malattia infettiva batterica contagiosa, i cui sintomi sono solitamente simili a quelli del raffreddore comune, presentandosi con un naso che cola, febbre e tosse lieve a cui seguono settimane caratterizzate da attacchi più forti. La malattia, solitamente, nell’adulto ha un decorso lieve e paucisintomatico, che può essere più grave nel bambino, nei pazienti immunodepressi e nelle donne in stato di gravidanza. Per la pertosse esiste un vaccino che, però, è obbligatorio nella fascia 0-16 anni.