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Profughi a Finale Emilia, Anpi: “Inaccettabile la chiusura del sindaco”

da | Set 27, 2017 | Finale Emilia, Richiedenti asilo | 0 commenti

Profughi a Finale Emilia, l’Anpi: “Inaccettabile la chiusura del sindaco”. L’associazione partigiani sferra un duro attacco contro Sandro Palazzi e la sua maggiornaza di centrodestra per come stanno gestendo la delicata questione dei richiedneti asilo che saranno da ospitare in paese. Ecco la nota Anpi diffusa alla stampa

Riteniamo inaccettabile l’ intransigente posizione espressa dall’ amministrazione comunale, tesa a contrastare l’ arrivo di richiedenti asilo sul proprio territorio, opponendosi ad ogni forma di accoglienza e trincerandosi dietro ai problemi dovuti alla difficile fase della ricostruzione post sisma.
Crediamo che il nostro comune abbia le risorse e le potenzialità necessarie per gestire il soggiorno di uomini, donne e famiglie che fuggono da situazioni di crisi, guerre e povertà;  riteniamo che non esista alcun collegamento tra i ritardi, le difficoltà nella progettazione e nell’ uso delle risorse economiche per la ricostruzione e l’ arrivo dei migranti, trattandosi di diverse fonti di finanziamento che non intaccano il bilancio comunale.

Il rifiuto dell’ amministrazione nell’ accogliere i profughi sul proprio territorio equivale a quello della maggior parte dei paesi europei ad accettare la redistribuzione di  parte  dei migranti sbarcati in Italia, evitando così di assumersi le proprie quote di responsabilità. 

Sarebbe necessario, invece, che le istituzioni lavorassero insieme alla costruzione di un clima che favorisca la valorizzazione delle opportunità legate all’ accoglienza, alla solidarietà e all’ aiuto reciproco, elementi indispensabili per contrastare l’ ondata populista, nazionalista e a volte razzista che sta colpendo sempre più le nostre società; riteniamo inutile e controproducente lanciare proclami per creare facile consenso, corteggiando un’ opinione pubblica sempre più spaventata e insicura, che non conosce e spesso consapevolmente rifiuta di comprendere il fenomeno delle migrazioni.

Particolarmente grave e inaccettabile a nostro avviso l’ordinanza “ostruzionistica” emessa dal sindaco sulla quale ci auguriamo intervengano gli organi competenti qualora se ne ravvisassero gli estremi per procedere in tal senso.

Per quanto ci riguarda crediamo che posizioni discriminatorie, pregiudiziali, muri e confini siano la negazione del futuro per tutti. Per questo, ci impegneremo per unire quanti credono che i presupposti sui quali costruire la convivenza civile di ogni comunità risiedano nei principi dell’ accoglienza, dell’ eguaglianza, della giustizia sociale, della solidarietà, nel rifiuto di ogni forma di discriminazione e razzismo.

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