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Sanità, nuovo accordo Regione-sindacati sulla valorizzazione del personale

da | Set 9, 2017 | Mirandola, Finale Emilia, San Felice sul Panaro, Concordia, Medolla, Cavezzo, Camposanto, San Possidonio, San Prospero, Bomporto, Bastiglia, Ravarino, Nonantola, Novi, Soliera, Carpi, Altri Comuni, Salute | 0 commenti

Ci sono anche l’Azienda ospedaliera Modena e l’Usl Modena tra le 14 aziende sanitarie beneficiarie dei 2 milioni e 590 mila euro che la Regione Emilia-Romagna ha assegnato per il piano di rafforzamento, valorizzazione e qualificazione dei servizi e delle competenze professionali del sistema sanitario. In particolare, all’Azienda ospedaliera sono stati assegnati 149.609 euro e all’Usl 113.868 euro. Il contributo finanziario viene suddiviso tra le Aziende sanitarie sulla base del numero di allievi iscritti, programmati o stimati nei corsi universitari per le professioni sanitarie ed anche sulla base del numero degli operatori coinvolti.

Alle risorse stanziate per il 2017 si aggiunge anche un nuovo accordo, il quarto che la Regione ha siglato con i sindacati in meno di un anno e che si inserisce proprio nel piano di valorizzazione del personale. 

L’assessorato alle Politiche per la salute, infatti, ha sottoscritto con le organizzazioni sindacali (Cgil Fp, Cisl Fp e Uil Fpl) un’intesa, la prima di questo tipo raggiunta in Italia, che regolamenta e valorizza figure professionali strategiche per il comparto: i professionisti del servizio sanitario regionale, circa 7.500, impegnati nella formazione degli studenti che frequentano le lauree triennali abilitanti al 1° livello delle professioni sanitarie. Si tratta di coloro che nelle corsie degli ospedali e nelle strutture territoriali trasferiscono competenze ed esperienze, attraverso attività di docenza, coordinamento, tutoraggio e affiancamento degli allievi.

“Continuiamo ad investire sul personale, con quattro intese siglate in meno di un anno, perché la qualità del nostro sistema sanitario è fatta prima di tutto da chi ci lavora- ha sottolineato l’assessore regionale alle Politiche per la salute, Sergio Venturi-. Formare adeguatamente i futuri professionisti della sanità è fondamentale, e altrettanto importante è valorizzare chi, all’interno dei nostri ospedali e sul territorio, svolge incarichi di affiancamento e didattica per gli allievi”.

L’intesa – che essendo sperimentale prevede monitoraggio e verifica dell’attuazione nel marzo 2018 – si applica al personale del servizio sanitario regionale del comparto afferente alle professioni sanitarie che partecipa all’attività didattica dei corsi di laurea di primo livello abilitanti delle professioni sanitarie. In particolare, sono tre le figure interessate:
-Coordinatore dei corsi di laurea/responsabile delle attività didattiche professionalizzanti. É la figura che garantisce l’interazione tra i diversi insegnamenti, il coordinamento degli insegnamenti professionalizzanti e dei tirocini, il coordinamento e l’indirizzo dei tutor e, in accordo con la Direzione infermieristica e tecnica aziendale, dei tutor/guide di tirocinio.
-Tutor didattico. É la figura che ha la responsabilità di orientare gli studenti e facilitare l’apprendimento durante l’intero percorso formativo e di essere l’interfaccia tra le attività di docenza e quelle di tirocinio.
-Tutor di tirocinio. Ha la responsabilità di orientare e affiancare gli studenti, facilitando l’apprendimento professionalizzante e contribuendo al raggiungimento degli obiettivi didattici e alla loro valutazione durante il tirocinio.

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