Spostati due ragazzini dalla Casa famiglia di Medolla. In un caso, si tratta di un giovane che si trovava ospite in una struttura per scontare una pena decisa dal Tribunale di Bologna e che poi si era macchiato di reati sul territorio. Era arrivato nella casa famiglia di Medolla su ordine del Giudice Minorile. Dopo le segnalazioni del Comune, dal Tribunale dei Minorenni è arrivato un decreto di tutela ad Asp – Azienda servizi alla persona – Bologna: il giovane andrà via dal paese e dovrà essere spostato in un luogo deciso dall’Azienda.
Il secondo caso. Già spostato via da Medolla, invece, il ragazzino con gravi problemi psichici che era nella casa famiglia “La Favola Mia”: per lui è stato previsto il ricovero in ospedale, e all’uscita sarà dislocato altrove.
Ma la situazione non si risolve nel modo voluto dal Comune. Infatti, spostare i casi “difficili” non risolve in modo strutturale la questione della convivenza tra cittadini storici e nuovi residenti delle case famiglia, minorenni che o arrivano in Italia senza familiari oppure si sono resi colpevoli di qualche reato che non si ritiene necessario venga scontato in carcere ma in una struttura alternativa, la casa famiglia, appunto. A Medolla, mandati qui da tutta l’Emilia-Romagna, ce ne sono due, nella zona di via Pascoli. Qui vivono sedici minorenni e tre neo maggiorenni che provengono da vari paesi dell’Africa, dal Pakistan e dall’Albania, arrivati in Italia da soli e per i quali è previsto un percorso di accoglienza immediato. A maggio due di questi, giovani nordafricani, sono stati accusati dai Carabinieri di aver tentato di scassinare un distributore di sigarette (questi ragazzi già da tempo sono stati spotati da Medolla), il mese scorso in quattro avrebbero accerchiato e tentato di fermare una signora sulla ciclabile, e negli ultimi giorni è l’episodio più grave che li avrebbe coinvolti: durante un controllo uno dei giovani avrebbe aggredito e ferito due Carabinieri: proprio il responsabile di questo reato è stato spostato via da Medolla.
La proposta del sindaco era di mettere tutti gli attori che si occupano di accoglienza e della gestione di questa gestione attorno a un tavolo. Era stato diramato un invito istituzionale per lunedì che però è stato disatteso. Infatti i servizi sociali di Reggio Emilia, Bologna, Forlì, Ferrara, tutori dei ragazzi ospiti non si sono presentati, e non hanno neanche addotto una qualche giustificazione. “Faremo comunicazione ufficiale alla Regione ed al Garante per i minori”, commenta il sindaco Filippo Molinari intenzionato ad andare avanti su questa linea.