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Ha spento settanta candeline sabato 28 ottobre la Città dei Ragazzi di Modena. Per l’occasione l’ente di formazione professionale ha promosso il “Impresa ed innovazione al centro della proposta educativa e formativa della Città dei Ragazzi”.

“Crescita e occupazione – ha detto il presidente della Regione Stefano Bonaccini intervenendo al convegno – sono le priorità del nostro mandato. Priorità che passano attraverso la qualità dei processi produttivi e del nostro sistema formativo. La Città dei ragazzi di Modena è un esempio concreto di questa capacità di incrociare saperi, lavoro e imprese”. 

“Le previsioni per il 2017 riferite alla nostra regione parlano di una crescita del Pil dell’1,7%, sopra il dato nazionale, mentre la disoccupazione, che era al 9% a inizio legislatura, scende al 5,9%. Sono risultati- ha sottolineato Bonaccini- frutto anche di un sistema formativo capace di contrastare la dispersione scolastica, promuovere l’inclusione e formulare percorsi innovativi in stretto raccordo con le imprese, secondo le indicazioni del Patto per il lavoro”.

Nata nel 1947 la Città dei Ragazzi fornisce ai giovani in uscita dalla scuola secondaria di primo grado percorsi di istruzione e formazione professionali relativi tra l’altro alle qualifiche di “Progettazione e produzione meccanica ed elettromeccanica”; “Operatore di impianti elettrici e solari fotovoltaici; “Operatore meccatronico dell’autoriparazione”. Viene anche svolta un’attività rivolta agli adulti e finalizzata all’inclusione lavorativa.

“Investiamo sulle competenze delle persone come condizione per uno sviluppo di qualità. Il nostro sistema formativo- ha aggiunto l’assessora regionale alle Attività produttive, Palma Costi- è in grado di dialogare con le imprese e progettare insieme a loro percorsi coerenti con  i fabbisogni, le specializzazioni e le vocazioni dei singoli territori. Questa è la formula che ha permesso di attrarre sul territorio nuovi investimenti e insediamenti produttivi, facendo della formazione un vero strumento di crescita”.

Il sistema di Istruzione e formazione professionale della Regione Emilia-Romagna offre percorsi triennali fortemente orientati al lavoro e personalizzati che permettono ai ragazzi in uscita dalla scuola secondaria di primo grado di conseguire una qualifica professionale. Ogni anno la Regione approva e finanzia 188 percorsi, realizzati dagli enti di formazione accreditati investendo quasi 50 milioni di euro. Con l’anno scolastico 2016/2017, è stata anche avviata la sperimentazione di percorsi di quarto anno per il conseguimento di un diploma professionale. Tali percorsi si fondano su una forte integrazione tra soggetti formativi e imprese: delle 1.000 ore di frequenza previste, il 50-60% sono di stage in azienda. Nell’anno scolastico 2016-2017 i giovani iscritti al  sistema di istruzione e formazione professionale regionale  sono stati quasi 28mila di cui circa il30% stranieri.

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