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I lavoratori di spedizioni e merci protestano

da | Ott 28, 2017 | Lavoro | 0 commenti

Ci sarà anche una folta delegazione di lavoratori modenesi al presidio di lunedì prossimo 30 ottobre a Bologna davanti alle sedi di Legacoop e Confcooperative in viale Aldo Moro, 16 per chiedere il rinnovo del CCNL logistica, trasporti merci e spedizione, scaduto ormai da 22 mesi. Il presidio è previsto a partire dalle ore 10. Una delegazione sindacale sarà ricevuta dalle associazioni datoriali intorno alle ore 10.30/11.
Il presidio è in occasione delle due giornate di sciopero nazionale il 30 e 31 ottobre (dalle 00,00 del 30 alle ore 24,00 del 31) indetto dalle Segreterie nazionali di Filt-Cgil, Fit-Cisl e Uil Trasporti per garantire l’unicità del CCNL di settore, e sostenerne un rapido e necessario rinnovo; per l’affermazione di regole certe che diano tutele e diritti ai lavoratori e garantiscano continuità e legalità alle attività degli appalti; per la valorizzazione del lavoro e la continuità occupazionale; per un adeguato incremento salariale a fronte di un’importante crescita economica e produttiva del settore.
Filt, Fit e Uil Trasporti si oppongono al tentativo delle controparti datoriali di peggiorare le tutele e i diritti dei lavoratori e di abbassare il valore delle attuali indennità, a partire di quella di trasferta per la quale le associazioni dell’autotrasporto hanno richiesto un sostanziale dimezzamento.
Non è ammissibile precarizzare e rendere variabili istituti contrattuali ora certi come la quattordicesima mensilità, scatti di anzianità, ROL (riduzione orario di lavoro), ex-festività nonché di 2 giorni di ferie, e non è neppure accettabile un rinnovo contrattuale senza incremento salariale per i lavoratori.

A livello nazionale, lo sciopero interessa sia i camionisti/autisti/spedizionieri dei grandi courier che i dipendenti delle cooperative di logistica e facchinaggio, a Modena sono all’incirca 10.000 gli addetti, impiegati presso aziende quali Dhl, Dsv, Sda Express, Tnt, Arcese, Fercam, Bartolini e cooperative come Cfp, Progetto Lavoro e Mr. Job.
“Siamo venuti a conoscenza che diverse aziende del territorio modenese – affermano Adriano Montorsi Filt/Cgil, Salvatore Corbisiero Fit/Cisl e Raffaele Perfetto Uiltrasporti – stanno facendo pressioni sui lavoratori perché non partecipino allo sciopero. Invitiamo i lavoratori a non lasciarsi intimorire e abbiamo prontamente inviato lettere di diffida che stigmatizzano tali iniziative fuorvianti e lesive del diritto di sciopero”. “Il contratto nazionale – proseguono i sindacalisti – deve essere difeso da tutte le parti contraenti quale strumento di regolazione del settore e capace di conciliare la salvaguardia dei diritti e del salario con la produttività aziendale”.

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