Sabato 21 ottobre i volontari che hanno dato vita alla raccolta fondi “Abbraccio Emiliano” per i terremotati del Centro Italia, consegneranno il ricavato, di circa 15 mila euro, agli 11 commercianti di Accumoli (in provincia di Rieti) che hanno potuto riaprire la loro attività nel centro “Monti della Laga”, costruito grazie ai container donati dai negozianti cavezzesi che, dopo il sisma del 2012, avevano dato vita al centro commerciale “Cavezzo 5.9”. L’idea della raccolta fondi era partita da due madri di famiglia e piccole artigiane di Bastiglia e Bomporto che, all’indomani del sisma che colpì il Centro Italia il 24 agosto del 2016, si sono chieste cosa potevano fare per aiutare i terremotati. Consapevoli delle difficoltà che queste persone dovranno affrontare, sentono di doverle aiutare, ne condividono emozioni, pensieri, paure, in silenzio, ognuna all’interno della propria vita quotidiana. Insieme, nel pochissimo tempo a disposizione ritagliato e rubato qua e là, danno vita al progetto “Abbraccio Emiliano”. Due donne che avevano vissuto il sisma del 2012 e soprattutto l’alluvione del 2014 e quindi sapevano cosa significava vivere nell’emergenza. Così Elisa Zambelli, titolare a Bastiglia di un’attività di grafica e stampa, ha deciso di coinvolgere nel progetto gli amici Manuela Cavallari di Bomporto e Marco “Il Fungo” Zoboli, personaggio molto conosciuto a Nonantola. “Come nome – racconta Zambelli – è stato scelto “Abbraccio Emiliano” perché nelle difficoltà si ha voglia e bisogno di essere abbracciati. L’oggetto scelto per la raccolta fondi è stato il mattarello, simbolo delle nostre radici emiliane e delle nostre tradizioni. L’Emilia, pur duramente colpita al cuore da eventi sismici e naturali, ha dimostrato di tenere botta e non mollare mai, forte anche della solidarietà ricevuta, per questo abbiamo voluto trasmettere lo stesso messaggio agli amici del Centro Italia”.
Il mattarello è stato il filo rosso che ha unito tre terremoti: quello del 2009 a L’Aquila, dove i mattarelli sono stati prodotti da un’azienda colpita dalle scosse e ripartita, quello che 2012 in Emilia, dove sono stati personalizzati e commercializzati e quello del 2016 nel Centro Italia, a cui è stato destinato il ricavato con l’intento di poter donare speranza e forza alle piccole attività artigiane distrutte dal sisma ma che volevano e dovevano ripartire. Sul mattarello è stato messo come logo un abbraccio, per esprimere l’affetto genuino e la condivisione in un momento difficile, mentre la frase in dialetto “Tarmer, mò mai muler” ossia “tremare, ma non mollare mai” è stato scelto come un inno di determinazione a non perdersi d’animo, nonostante la paura e le difficoltà da superare”. I mattarelli sono stati inseriti in custodie confezionate dalla “Banca del Tempo” di Bomporto e messi in vendita nei negozi della Provincia di Modena e dintorni (alcuni anche nel Milanese), a partire dal 4 ottobre del 2016. In un anno ne sono stati venduti oltre 4 mila e il ricavato destinato ai commercianti di Accumoli del centro “Monti della Laga” per dargli una mano concreta a ripartire. Sabato 21 ottobre, gli ideatori dell’iniziativa andranno con un pullman carico di “abbracci” ad Accumoli per consegnare oltre 15 mila euro, somma che comprende anche i 4700 euro che due associazioni del territorio hanno raccolto con varie iniziative e deciso di destinare al progetto “Abbraccio Emiliano”. La solidarietà però non si è fermata qui: infatti, quando sabato i volontari emiliani arriveranno ad Accumoli offriranno un aperitivo all’emiliana a base di gnocco fritto, salumi e lambrusco, donati da aziende modenesi. Il pranzo, invece, sarà a base di specialità del luogo a suggellare l’amicizia nata tra due comunità ferite dalla tragedia del terremoto, ma che hanno trovato la forza e la speranza per ripartire.