Riconosce il suo aggressore mentre entrambi giacciono feriti al Pronto Soccorso. E’ accaduto nella notte fra martedì 24 e mercoledì 25 ottobre dopo una tentata rapina alla stazione di Modena, e dopo un furto fallito in una palestra. Come spiega una nota della Polizia, intorno alle ore 4.00 personale della Squadra Volante ha fermato due giovani di origine marocchina, ventenni, indiziati del reato di tentata rapina aggravata in concorso.
La Polizia era sta chiamata da una una donna che stava assistendo alla consumazione di un furto, così la Squadra Volante è intervenuta in via San Faustino presso la Palestra Comunale, all’interno della quale i due marocchini si erano appena introdotti per poi scappare in sella a due biciclette, essendo entrato in funzione l’allarme sonoro.
Durante la fuga, terminata in via Luosi, dove gli agenti hanno bloccato i due marocchini, uno dei quali caduto rovinosamente a terra sbattendo il viso, i malfattori hanno cercato di disfarsi della refurtiva. Per questo è stato necessario portare il ragazzo al Pronto Soccorso. E lì, c’era anche al vittima del tentato furto di qualche ora prima in stazione. Qui un cinquantenne era stato aggredito nel sottopassaggio dai due ragazzi i quali, per rubargli il telefono cellulare, lo avevano colpito al viso con diversi pugni e alla testa con un mattarello in legno, causandogli la rottura di una protesi dentale e un trauma cranico.
Ma l curriculum criminale dei due non finisce qui. Infatti, tra il materiale recuperato e trovato in possesso dei due giovani stranieri, vi erano i documenti di una autovettura Fiat Panda, parcheggiata in via Stringa, di proprietà di una donna, la quale nel corso della notte aveva subito un furto all’interno del proprio veicolo, con effrazione del vetro; la tessera sanitaria di un’altra donna, la quale aveva denunciato un furto all’interno della propria auto nella notte tra il 18 e 19 ottobre e una borsa contenente indumenti sportivi e un tamburello, sempre oggetto di un furto perpetrato, nel corso della notte, all’interno di una autovettura parcheggiata in via Benasi.
La refurtiva è stata restituita ai legittimi proprietari, mentre l’altro materiale recuperato, tra cui 4 cacciaviti, un dissuasore elettrico, un mattarello di legno e le due biciclette, sono state sottoposte a sequestro.
I due marocchini sono stati quindi denunciati in stato di libertà per tentato furto aggravato in concorso, ricettazione e porto di armi od oggetti atti ad offendere e portati in carcere.