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Strategie del turismo, per la Bassa si punta sugli ospiti per affari

da | Ott 10, 2017 | In Primo Piano, San Felice sul Panaro, Cavezzo | 0 commenti

Turismo d’affari. Questo il ruolo pensato per la Bassa nell’ambito delle nuove prospettive del turismo che si stanno redigendo aipiani alti, che prevedono di studiare strategie di promozione congiunte per Modena e Bologna. La Bassa, terra di mezzo tra le due città, il veronese, il ferrarese e il mantovano, potrebbe ambire a specializzarsi sugli ospiti che vengono qui per affari. Come ha spiegato il vice sindaco di Cavezzo, Flavio Lodi anche l’area nord «pur concentrata sulla ricostruzione, può dire la sua soprattutto nel segmento del turismo d’affari legato all’industria».

«L’accordo con Bologna per gestire insieme le strategie turistiche legate ad alcuni comparti come l’enogastronomia, la neve, i motori e i grandi eventi rappresenta un’autentica sfida che siamo pronti ad affrontare, rafforzati dai  numeri positivi registrati a Modena in questi ultimi anni». Lo ha affermato Gian Carlo Muzzarelli, presidente della Provincia di Modena, presentando, lunedì 9 ottobre, all’Assemblea dei sindaci modenesi il Programma 2018 della “Destinazione turistica di Bologna città metropolitana” alla quale partecipa anche la Provincia di Modena con una convenzione sulla promozione comune, appunto, dei prodotti legati a motori, enogastronomia, sport invernali e grandi eventi.

«Il turismo nel territorio modenese – ha evidenziato Muzzarelli – è cresciuto dopo l’Expo ma crediamo abbia ancora enormi potenzialità da sfruttare anche a partire dall’avvio di Fico che sarà una grande opportunità e l’accordo con Bologna va proprio in questa direzione. Puntiamo sui segmenti in crescita, come il turismo culturale ed enogastronomico e sui mercati internazioni, attraverso il rafforzamento delle partnership con le compagnie aeree che solo l’accordo con Bologna offre».

Nel corso dell’incontro, i sindaci intervenuti hanno sostenuto la scelta dell’accordo con Bologna sottolineando, come ha affermato Massimiliano Morini, sindaco di Maranello, «l’opportunità di sviluppare un sempre maggiore respiro internazionale valorizzando le eccellenze comuni», tema ripreso anche da Umberto Costantini, sindaco di Spilamberto, anche in rappresentanza dell’Unione Terre di castelli che ha manifestato l’esigenza di nuovi strumenti comuni di gestione delle strategie; il sindaco di Zocca Gianfranco Tanari, dopo aver ricordato il boom di visitatori in estate a Zocca per effetto di Modena park, ha sottolineato il ruolo fondamentale nel rapporto con Bologna della presenza dell’aeroporto Marconi; pieno appoggio alla nuova strategia anche da parte di Stefano Reggianini, sindaco di Castelfranco Emilia («abbiamo le nostre carte da giocare in termini di eccellenze» ha detto) e da Roberto Solomita, sindaco di Soliera; il vice sindaco di Cavezzo Flavio Lodi ha sottolineato che anche l’area nord «pur concentrata sulla ricostruzione, può dire la sua soprattutto nel segmento del turismo d’affari legato all’industria», mentre l’assessore Giorgio Lazzari del Comune di Cavezzo ha parlato di necessità di superare gli uffici turistici tradizionali, tema ripreso anche da altri amministratori, puntando su strumenti innovativi e una maggiore sinergia tra diverse realtà.

In base al documento, la collaborazione tra Modena e Bologna partirà già dal 2018; previsto anche un budget di oltre un milione di euro su promozione,  relazioni con i media e la partecipazione a fiere e workshop a livello internazionale, provenienti da Regione, Camera di commercio e Comune di Bologna al quale si aggiungeranno risorse pubbliche e private messe a disposizione dal sistema modenese.

Le “Destinazioni turistiche”, previste dalla legge regionale 4 del 2016 sono nuovi organismi di gestione delle attività di promozione e marketing territoriale; fanno riferimento a tre ambiti territoriali, costituiti dalle province della Romagna e Ferrara; dalle province di Reggio Emilia, Parma e Piacenza e dalla Città Metropolitana di Bologna in collaborazione con Modena.

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