Guglielmo Golinelli non ci sta e contrattacca. Il militante leghista, denunciato per aver pubblicato il video del cestino scagliato a fine ottobre contro una professoressa al Galilei di Mirandola, ha raccolto la solidarietà dei compagni di partito e sabato 18 novembre ha ribadito su Facebook la sua posizione:
Ho fatto passare qualche ora prima di scrivere questo post, anche perché non è piacevole essere accusati di un reato che comporta fino a 24 mesi di reclusione.
Mi vengono imputate responsabilità penali, per aver condiviso un video che era già virale su whatsapp da diversi giorni e per aver denunciato una situazione scolastica insostenibile.
Si tratta di problematiche di cui tanti erano a conoscenza, ma che nessuno aveva il coraggio di sollevare, al punto da aver provocato l’intervento del Ministro dell’Istruzione.
Sono convinto di aver agito nel giusto, soprattutto nei confronti degli studenti, delle famiglie e del personale perbene che con queste situazioni ci deve convivere tutti i giorni.
Mi assumerò le mie responsabilità nelle sedi opportune, come spero che se le assumano coloro i quali dovevano evitare e/o risolvere questa condizione di degrado.E’ dovere della politica denunciare e offrire soluzioni ai problemi della convivenza e della vita pubblica, senza nascondere la testa sotto la sabbia.
Ringrazio di cuore tutti gli amici e i fratelli che mi stanno manifestando la loro solidarietà.
LEGGI ANCHE:
Pubblicò il video del lancio del cestino sulla professoressa, denunciato
Denunciato per il video del lancio del cestino: la Lega si stringe attorno a Golinelli