Per farlo pagare lo avevano prima ammansito vagheggiando un aiuto a suo favore nella causa di separazione dalla moglie, poi gli avevano bruciato le baracchine su via Vignolese dove lui vendeva la sua frutta. L’incubo è per fortuna finito per un imprenditore agricolo 57enne minacciato per avere soldi, liberato dalla Polizia.
Come spiega una nota della Questura di Modena, “sono stati arrestati dalla Squadra Mobile la mattina del 3 novembre scorso nei pressi del supermercato Conad di Baggiovara due italiani, residenti a Modena, ma originari di Palermo, colti in flagranza del reato di estorsione in concorso nei confronti di un imprenditore agricolo modenese.
Si tratta dei quarantottenni A. M. G. 48 e G.L. entrambi tratti in arresto dopo aver estorto la somma contanti di 2000 euro terza tranche di ulteriori somme per complessive di 6000 euro”.
I due malviventi avevano avvicinato l’uomo affermando che avrebbero potuto facilitare i rapporti con la sua ex moglie, e chiedendo un compenso di 3 mila euro. Non contenti, avevano chiesto ancora soldi e altri ancora. Finchè l’imprenditore non ha detto basta e ha trovato il coraggio di denunciare.
“Fondamentale nello sviluppo delle indagini – ricostruiscono dalla Questura – la querela sporta dalla vittima, un imprenditore agricolo cinquantasettenne, nei confronti dei due soggetti peraltro gravati da precedenti di polizia e senza occupazione alcuna”
Le indagini sono state coordinate dalla Procura della Repubblica di Modena dalla Sostituta Procuratrice Lucia De Santis.
Dichiarazione del Questore:
“L’operazione della Squadra Mobile che quest’anno ha già tratto in arresto 94 persone conferma la necessità che le vittime di reati reagiscano ai fatti di cui sono vittime.
Pur riconoscendo il ruolo fondamentale che gli organi d’informazione svolgono in uno stato democratico le denunce – presupposto imprescindibile per perseguire gli autori dei reati – si sporgono presso gli Uffici di Polizia non bastando evidenziare malcontento sui media”.