Il tumore al pancreas è una patologia molto aggressiva che ancora oggi è difficile da curare, se individuata tardivamente. Le associazioni Nastro Viola, Oltre la Ricerca, My Everest e la Fondazione Nadia Valsecchi, che operano sul territorio italiano accanto ai malati e alle loro famiglie, hanno deciso, tutte unite per la prima volta, di realizzare una serie di eventi per sensibilizzare l’opinione pubblica, il mondo scientifico e il singolo cittadino, riguardo l’importanza di sapere riconoscere alcuni sintomi precoci della malattia e di trovare nelle AUSL di competenza un percorso chiaro e appropriato nel percorso di cura.
Novembre sarà il mese dedicato interamente a questi temi e il 16 novembre 2017, in occasione della QUARTA GIORNATA MONDIALE PER LA LOTTA AL TUMORE AL PANCREAS, si svolgerà una tavola rotonda all’Ospedale Sant’Orsola di Bologna organizzata da “tumorepancreas.com” con la collaborazione delle Associazioni Nastro Viola, Oltre la Ricerca, My Everest e Fondazione Nadia Valsecchi. La tavola rotonda è stata pensata come un’occasione di incontro senza barriere formali tra pazienti, familiari, associazioni e medici per discutere di cure e di stato dell’arte della ricerca.
Pensando a coloro i quali non potranno raggiungere Bologna viene data l’opportunità a tutti di partecipare via streaming all’indirizzo: www.giornatamondialetumorepancreas.org
Inoltre sempre il 16 novembre luoghi simbolo delle varie città italiane e del mondo saranno illuminati del colore della speranza di chi affetto da tumore al pancreas, il viola, in occasione della campagna di sensibilizzazione FACCIAMO LUCE SUL TUMORE AL PANCREAS. L’augurio è che parlandone di più sia possibile modificare la storia naturale di questa temibile patologia. Se nel mondo si potranno vedere con questa luce insolita le Cascate del Niagara o l’Opera House di Sidney sono sei le città in Emilia-Romagna che hanno accolto l’invito delle associazioni mettendo a disposizione della campagna un monumento o un edificio: saranno illuminati di viola la Rotonda Piazzale Marconi di Reggio Emilia, la Fontana Piazza Ordelaffi di Forlì, la Torre dell’Orologio di Formigine (MO), il Palazzo Comunale di Vignola (MO), il Palazzo Municipale di Parma e a Rimini il Grand Hotel e l’i-Suite Hotel. In Italia invece sono oltre sessanta le città che vedranno per una notte tinte di viola edifici importanti e rappresentativi del ricco patrimonio artistico e architettonico del nostro paese. Si passa dalla Spire Unicredit Tower di Milano al Maschio Angioino di Napoli passando per la Reggia di Caserta, la Casa di Gioacchino Rossini a Pesaro, la Cattedrale di Trento e il Palazzo della Loggia di Brescia. (aggiornamenti sui comuni che aderiscono alla campagna su https://www.facebook.com/events/120079968636278/?active_tab=discussion).
Le associazioni Nastro Viola, Oltre la ricerca, My Everest e Nadia Valsecchi si sono unite in un fronte comune con l’obiettivo di essere più ascoltate e più influenti non mettendo da parte le peculiarità di ogni singola realtà: la vocazione con cui un’associazione nasce la rende unica e irripetibile. Come le dita di una mano, a seconda del nostro sentire tocchiamo corde diverse che vanno dal tema della prevenzione a quello del coinvolgimento dei medici di base, dal tema della ricerca scientifica a quello della chirurgia, dal tema della famigliarità e della genetica a quello della paliazione. Siamo consapevoli pertanto dell’importanza del coordinamento tra noi tutti perché non vi siano risorse sprecate né occasioni perse e guardiamo con grande entusiasmo e slancio ai prossimi eventi. Non ci spaventa il lavoro che abbiamo di fronte, vorremmo poter offrire il nostro supporto, laddove sia davvero necessario e significativo.
Le associazioni attingono energia e impulso dal volontariato di uomini e donne che sono state duramente colpite negli affetti e sono l’esempio lampante di quanto l’essere umano sia in grado di potersi risollevare e talvolta, trasformare, un vissuto negativo come la malattia, in nuova linfa. Forti di questa convinzione, ACCENDEREMO DI VIOLA IL BUIO DELLA NOTTE del 16 novembre, perché è proprio nella luce che vorremmo camminare con familiari, malati di tumore al pancreas, ricercatori e medici.
Alcuni dati
Ogni giorno, oltre 1000 persone nel mondo si ammalano di tumore al pancreas e si stima che 985 di loro moriranno per questa patologia. Recenti studi hanno evidenziato che il cancro al pancreas, che ogni anno in Italia colpisce oltre 13.000 persone, potrebbe diventare entro il 2020 la seconda causa di morte per tumore. Purtroppo il tumore del pancreas in fase precoce non dà segni particolari e anche quando sono presenti sintomi, si tratta di disturbi piuttosto vaghi, frequentemente interpretati in modo errato sia dai pazienti sia dai medici. La mortalità per questo tipo di patologia a 5 anni dalla diagnosi supera di gran lunga il 90%, facendo sì che il cancro al pancreas goda del triste primato di tasso di mortalità più elevato tra tutti i tumori.
Demand Better – Chiedi di Meglio: questo il motto della giornata mondiale contro il tumore al pancreas
Proprio perché i numeri sono così sconvolgenti che con la Giornata Mondiale per la lotta al Tumore al pancreas le associazioni chiedono maggiore attenzione su quello che viene spesso definito “killer silenzioso” e che, a ben vedere, tanto silenzioso non è.
Chiedi di meglio per:
- avere un trattamento migliore del tumore al pancreas che garantisca la sopravvivenza
- ottenere attenzione verso un tumore considerato erroneamente raro e che è previsto un aumento nei prossimi anni
- attrarre investimenti da concentrare nella ricerca (al momento si stima che solo il 2% dei finanziamenti per la ricerca a livello europeo sono destinati allo studio di questo tumore)
- diffondere informazioni corrette riguardanti sintomi e trattamenti.