Sulla riorganizzazione degli sportelli Cup territoriali nel modenese è intervenuta con un’interrogazione alla giunta anche la consigliera regionale Giulia Gibertoni (M5s).
Gibertoni ricorda nell’atto l’aggiornamento della convenzione con le farmacie sulle attività di prenotazione di prestazioni specialistiche: il costo per l’Ausl sarebbe di 450.000 euro all’anno più la fornitura di 3.750 risme di carta. Tale integrazione, si legge, “non avrebbe portato ad una riduzione di accessi agli sportelli Cup – nonostante la chiusura di dieci uffici nei Comuni di Campogalliano, Novi, Soliera, Castelnuovo Rangone, Castelvetro, Guiglia, Nonantola, Cavezzo, Concordia – con il prevedibile aumento d’affluenza nelle restanti”.
La riorganizzazione degli sportelli Cup non risolverebbe però il problema degli straordinari non pagati, visto che, rileva la consigliera, “su tre ore di straordinario l’azienda riesce a pagarne una. L’Ausl- continua la pentastellata- ha pensato di agire incrementando il personale nelle unità operative dove si registrano picchi di lavoro straordinario, prendendolo dai punti territoriali che chiude, senza però tener conto che non è sufficiente a coprire la mancanza di personale negli sportelli di maggiore afflusso e del danno recato ai cittadini che si vedono privare un servizio gradito”.
La consigliera chiede quindi alla giunta se non sia il caso di assumere nuovo personale in modo da ridurre la necessità di ricorrere allo straordinario, considerando anche la nuova convenzione di 450.000 euro all’anno.
Inoltre, visto che l’Ausl si sarebbe avviata verso una più corposa opera di esternalizzazione “pagando costi rilevanti ai fornitori che svolgono solo servizio di prenotazione”, la consigliera fa presente che “allo stesso costo si potevano assumere lavoratori capaci di effettuare diverse mansioni e che, con le loro competenze, avrebbero anche rappresentato una risorsa per l’azienda”.
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