Gli auguri di progetto Chernobyl che porta i bimbi bielorussi nelal Bassa
Da alcuni anni per dare una impronta diversa alla nostra ospitalità, ci rechiamo con i bambini russi presso alcune aziende della Bassa Modenese.
Diversa nel senso che oltre all’aspetto sanitario, ludico e scolastico, vogliamo mostrare anche ai minori realtà lavorative diverse da quelle che loro possono incontrare sul loro territorio.
I villaggi dai quali provengono vivono principalmente di agricoltura e allevamento, quindi per loro vedere realtà lavorative differenti li porta ad avere ambizioni e a coltivare il sogno di poter un giorno aver la possibilità, studiando ed impegnandosi, di lasciare le zone contaminate ed i villaggi e di spostarsi verso province meno inquinate e con più occasioni lavorative sul territorio russo.Il nostro compito è quello di mostrare loro l’alternativa e dare loro gli strumenti per scegliere. CI piace insegnare loro, che per riuscire a racimolare i soldi che servono per organizzare l’ospitalità, lavoriamo tutto l’anno e ci appoggiamo ad aziende e sponsor che a loro volta lavorano. Cerchiamo di far capire che per raggiungere degli obiettivi ci vuole sacrificio e dedizione e troviamo in molte aziende grande disponibilità ad aprirci le loro porte.
Tra i nostri principali collaboratori nell’organizzare queste gite aziendali abbiamo Icotet, Lamborghini painting, Naturasì, Menù, F.lli Acciuffi, Acetum e Smurfit kappa
Proprio questi ultimi sono stati i primi a darci questa idea e a partecipare con grande entusiasmo all’apertura delle porte dell’azienda ai nostri <bambini di chernobyl> organizzando un giro in tutta sicurezza nelle zone accessibili dello stabilimento e concludendo la gita con una merenda immancabile e gustosissima insieme a Moreno, Augusto e gli altri.
Nell’augurare a tutti voi un sereno 2018 fatto di volontariato, attenzione agli altri e serenità, vi ricordiamo che se siete interessati a partecipare alla vita della nostra associazione e conoscere i bambini di chernobyl, potete trovare tutte le informazioni sul sito www.progettochernobyl.it