C’è un pezzo della Bassa sul Corriere della Sera di venerdì 29 dicembre. Sul quotidiano milanese Alessandro Fulloni, giornalista medollese, racconta della passione per Tex, il ranger nato dalla matita di Gianluigi Bonelli, che attraversa tre generazioni della sua famiglia.
A tavola per Natale tre generazioni di «texiani» — il nonno, i due figli e i sei nipoti — erano raccolte davanti a tortellini, bollito e Lambrusco.
Anni Settanta, famiglia riunita a Medolla, nel Modenese, dove il nonno Enzo lavorava nell’ufficio del dazio. Il primo dei «texiani» era lui, collezionista di francobolli e monete, divoratore delle avventure del ranger.
Nonno Enzo era un collezionista della prima ora: la sua prima collezione risaliva al 1948. Sulle colonne del Corriere Fulloni rievoca la passione di nonno Enzo nel rievocare quelle storie a fumetti, lui che – scrive Fulloni –
non viaggiava, dell’Italia conosceva solo quel fazzoletto di Bassa tra la via Emilia e il Po e forse per questo era assiduo lettore di Tex.