Ponte Motta: dopo i lavori, tempi di chiusura dimezzati durante la piena del Secchia. Lo rivendica la Provincia di Modena.
L’intervento, costato 900 mila euro, ha consentito, spiegano da Modena, di alzare la soglia di chiusura da 7,80 metri a 8,80 metri e durante la piena di martedì questo consentito di chiudere il ponte nove ore dopo e riaprirlo ben 23 ore prima rispetto ai tempi di chiusura con i limiti precedenti l’intervento; quindi in questo caso sono state “guadagnate” 32 ore di apertura.
Tenendo conto che il ponte è stato chiuso dalle ore 13.30 di martedì 12 dicembre fino alle ore 21 di mercoledì 13 dicembre, quindi 32 ore, i tempi si sono appunto dimezzati.
Anche la sindaca di Cavezzo Lisa Luppi ribadisce che «la piena è stata significativa, al punto da determinare la chiusura di tutti i ponti della zona, ma grazie all’intervento eseguito dalla Provincia su ponte Motta è stato possibile tenere aperto il ponte quasi un giorno e mezzo in più rispetto ad esperienze analoghe che si erano verificate prima dei lavori di consolidamento».
L’infrastruttura, parzialmente danneggiata dal sisma del 2012, è stata consolidata con un intervento realizzato nel corso dell’estate che si sta concludendo in questi giorni con le ultime opere complementari sulla viabilità d’accesso. Per consolidare la struttura sono state inserite barre di acciaio negli archi e sono state rinforzate le pile nell’alveo del fiume. Costruito nel 1888 dalla Provincia, il ponte Motta è lungo 94 metri con cinque campate in muratura di oltre 16 metri di luce e rappresenta una infrastruttura strategica nei collegamenti tra Carpi e Cavezzo e tutta l’area nord.
Nella fotogallery, alcune immagini prese a Ponte Motta del fiume in piena a dicembre e immagine fatte nell’estate 2017, durante i lavori, con il fiume in secca