Piace il teatro partecipato nella Bassa. Sono state 44 le persone – dai 4 ai 67 anni – che, il 26 novembre e il 10 e 17 dicembre a San Felice sul Panaro – hanno partecipato alle tre giornate di laboratorio di Malvagio, il nuovo progetto di TiPì – Stagione di Teatro Partecipato, nato nel 2016 e ideato dal gruppo teatrale Bassa Manovalanza per portare proprio nella Bassa modenese il teatro come strumento per la comunità.
Ai laboratori hanno partecipato, tra gli altri, un intero nucleo familiare e altri 9 semi-nuclei formati da un genitore con figlio o figli. L’esperienza maturata nel corso degli incontri ha permesso di definire meglio il taglio da dare allo spettacolo Malvagio, che andrà in scena il 16 marzo 2018 al Teatro delle Moline di Bologna, con repliche il 17 e 18.
Il lavoro ha toccato diverse espressioni del linguaggio teatrale: improvvisazione, lavoro sul corpo del personaggio, scrittura drammaturgica; particolarmente significative sono state le “incursioni” all’esterno, attraverso le quali i partecipanti hanno esplorato il paese, intervistando gli abitanti sul loro rapporto con la giustizia e la legge, e riportando poi – attraverso il linguaggio teatrale – l’esito delle loro osservazioni all’interno del laboratorio. Sono state realizzate interviste anche all’interno del laboratorio stesso.
Le attività di TiPì riprenderanno nel 2018: i mesi invernali vedranno nascere iniziative all’interno di scuole elementari, medie e superiori tra San Felice e Mirandola, che coinvolgeranno gli studenti con letture sul tema legalità e nuovi laboratori partecipati.
Attualmente, il gruppo Bassa Manovalanza è alla ricerca di fondi e ospitalità per realizzare le prove dello spettacolo sul territorio della bassa. Inoltre, TiPì è alla ricerca di spettatori appassionati che vogliano formare una commissione artistica indipendente, la quale sceglierà uno degli spettacoli che andranno in scena tra il 2018 e il 2019: la stagione di Teatro Partecipato ha infatti aderito a L’Italia dei visionari, il bando che riunisce 9 enti tra festival e stagioni teatrali, e che prevede di far scegliere tra le compagnie candidate proprio ai “Visionari”, ovvero gruppi di spettatori locali.
Chiunque fosse interessato a diventare un “Visionario”, o desiderasse maggiori informazioni, potrà inviare una mail all’indirizzo progetto.tp@gmail.com.
“Siamo felici ed entusiasti dell’esperienza appena conclusa – commenta Irma Ridolfini, attrice e coordinatrice del progetto – che ci ha riconfermato il valore dell’incontro con le persone, soprattutto nel confronto su temi così delicati e importanti. I partecipanti ci hanno dato estrema fiducia, mettendosi a nudo e condividendo con noi il proprio vissuto, fornendo linfa vitale allo spettacolo che nascerà. Tutto questo ci rende sempre più determinati a proseguire con attività di creazione partecipata, con la speranza che anche le istituzioni riconoscano il valore di questo tipo di esperienze”.