Regione Emilia-Romagna, Abi, associazioni di categoria, organizzazioni sindacali e istituti di credito confermano il sostegno ai lavoratori delle aziende in crisi. Lo rende noto un comunicato della Regione.
Venerdì 19 gennaio a Bologna, è stato prorogato al 31 dicembre 2018 il protocollo che ha l’obiettivo di ridurre il disagio dei lavoratori che beneficiano di ammortizzatori sociali. Il problema nasce a causa del tempo che intercorre fra la sospensione dal lavoro in azienda e l’erogazione dei trattamenti da parte dell’Inps. In questo modo, le banche anticipano a costo zero e a tasso zero quanto dovuto dall’Inps stesso. Questo l’esito dell’incontro che si è tenuto oggi pomeriggio presso la Regione Emilia Romagna.
“Una conferma che, grazie al rinnovato impegno di tutti i firmatari, consente- ha affermato l’assessora alle Attività produttive, Palma Costi- di mettere in campo una opportunità vantaggiosa per i lavoratori di aziende in crisi, nonostante nel corso del 2017 ci sia stato un calo delle domande di anticipazione bancaria della cassa integrazione. Si tratta, infatti, del protocollo più avanzato applicato in Italia, che permette di accompagnare i lavoratori che si trovano in aziende in fase di transizione, garantendo loro il reddito”.
Per ottenere il sostegno è necessaria la richiesta del lavoratore. Occorre quindi che l’interessato apra un conto corrente presso una delle banche firmatarie del protocollo.
I dieci istituti di credito firmatari sono: Bper Banca Popolare Emilia-Romagna, Cassa di Risparmio Cesena, Sanfelice 1893 Banca Popolare Scpa, Banca di Piacenza, UniCredit, Fed. Banche Credito Cooperativo, Cassa di Risparmio di Ravenna e Banca di Imola, Banca Carim Spa, Cassa di Risparmio di Cento, Carisbo e Cariromagna (Cassa dei Risparmi di Forlì e della Romagna), Banca Interprovinciale.