Non è stato facile, c’è voluto tempo, la denuncia dell’opposizione e un articolo di giornale. Ma alla fine in Comune a Cavezzo è stata ritrovata la lettera di protesta che qualche mese fa un gruppo di cittadini aveva mandato all’amministrazione. La avevano richiesta, con una nota ufficiale di accesso agli atti, le due consigliere di opposizione Katia Motta (Rinascita Cavezzese) e Nicoletta Magnoni (M5S).
Ma dal Comune avevano spiegato che il documento non è stato trovato e che “dalla data della protocollazione ad oggi nessuno ha sollecitato l’evasione dell’istanza prot.n.6683/2017, ragione per cui si è propensi a pensare che la stessa sia stata già evasa”.
La gestione documentale delle pubbliche amministrazioni è materia delicata che ha messo a dura prova l’organizzazione delle Pa negli ultimi anni per il susseguirsi di norme e modifiche. Quello che, però, chiedoevano le consigliere è molto semplice, ovvero conoscere il contenuto della lettera e come la segnalazione era stata poi gestita dall’ente.
Finalmente la lettera è comparsa, eccola
“Miracolo! E’ riapparsa!” – dà così notizia del ritrovamento Rinascita cavezzese.Abbiamo ricevuto dal Comune di Cavezzouna copia della missiva inviata da un gruppo di cittadini nel maggio scorso al Sindaco e alle Forze dell’Ordine locali, nella quale si esprimeva – come potete leggere – preoccupazione riguardo allo stato di sicurezza del nostro territorio comunale. Missiva che come ricorderete, era scomparsa.
Come abbiamo avuto modo di conferire con la D.sa Orlandi del Servizio Affari Generali del Comune, al di là del contenuto della lettera – che comunque è interessante per la preoccupazione espressa dai Cavezzesi – il registro di protocollo va migliorato per evitare che comunicazioni di qualunque genere indirizzate al Comune vengano “perse”, come successo a questa, che era finita nel posto sbagliato. Occorrerà quindi che l’Ufficio Protocollo/URP conservi sempre una copia scansionata dell’originale prima di distribuirlo ai destinatari. Ricordiamo infatti che il registro di protocollo ha valore giuridico e quindi disguidi come questo non si possono certo verificare.
Hanno fatto comunque bene i cittadini che hanno scritto la lettera a comunicare il proprio disagio a chi di dovere. Invitiamo tutti a fare altrettanto e a non arrendersi mai nel dialogo con le istituzioni.