I lavori di pulizia e di chiusura delle tane di nutrie dell’argine del Secchia erano stati effettuati, ma “ciò che serviva era il negato intervento strutturale”. Le parole sono quelle del direttore dell’Agenzia interregionale per il fiume Po (Aipo) Emilia-Romagna, rese davanti al Pubblico ministero di Modena, riprese dalla stampa e finite nell’interrogazione che Fratelli d’Italia ha presentato in Regione. Riguardano l’alluvione del gennaio 2014, che investì la Bassa Modenese e in parte anche il territorio di Modena, e in particolare il diniego che dalla Giunta sarebbe arrivato ad Aipo per il progetto di paratia nelle casse di espansione vicino a Campogalliano e alla possibilità, vista la mancanza di fondi, di utilizzare le risorse del Naviglio del Panaro.
“Appare evidente- scrive il capogruppo di Fdi Tommaso Foti nell’atto ispettivo- che se la ricostruzione dei fatti resa dal direttore di Aipo trovasse conferme o riscontro negli atti saremmo di fronte all’ennesima alluvione annunciata alla quale non si volle anteporre una seria azione preventiva, indispensabile per mettere in sicurezza l’area”. Per questo il rappresentante di Fdi domanda “se risponda al vero che la Regione abbia negato ad Aipo i fondi necessari per realizzare il lavoro e anche se si oppose alla richiesta di finanziare l’intervento riguardante le paratie nelle casse di espansione del Secchia con i fondi del Naviglio del Panaro”
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