Finisce in un nulla di fatto l’inchiesta sullo smaltimento non autorizzato delle macerie di case e capannoni colpiti dal sisma del 2012. Il tribunale di Modena ha deciso per il non luogo a procedere per sette imputati, tra cui Roberto Zaccarelli di Emiliana Scavi. Sono trascorsi cinque anni dall’inizio del processo, infatti, per sette dei tredici tra imprenditori e legali rappresentanti di ditte che hanno sede in Emilia, Lombardia e Veneto e per questo i reati sono andati in prescrizione.
Gli indagati erano accusati di aver smaltito in discarica 173.366 tonnellate di macerie del sisma, senza però che le ditte avessero l’autorizzazione al trasporto dei rifiuti.
L’indagine, condotta dalla forestale e coordinata dal pm Marco Niccolini, aveva ipotizzato un meccanismo a cascata di contratti di subappalto ritenuti abusivi guidato dalla Emiliana Scavi, che si era aggiudicata l’appalto. Accusa respinta dalla difesa, per voce dell’avvocato Mattioli, che invece ha sostenuto trattarsi di noleggio mezzi, che già da tempo lavoravano con la ditta.