Torna a far discutere il maxi allevamento di Finale. Questa volta la battaglia dell’Osservatorio civico “ora tocca a noi” è sulla trasparenza, anzi sulla mancanza di trasparenza come i civici hanno messo nero su bianco nell’ultimo comunicato.
“L’osservatorio civico “ora tocca a noi” – si legge nella nota – ha più volte sollecitato gli uffici regionali per essere convocato alla Conferenza dei Servizi relativa al procedimento “Procedura di VIA relativa alla “realizzazione di un allevamento zootecnico produttivo di Finale Emilia (MO) ricadente nella categoria A.2.10-Impianti per l’allevamento intensivo di pollame o di suini con più di : 85.000 posti per polli da ingrasso, 60.000 posti per galline, 3.000 posti per suini da produzione (di oltre 30 Kg) o 900 posti per scrofe, attraverso lavori di adeguamento strutturale con demolizione e ricostruzione di fabbricati danneggiati dall’evento sismico del 20 e 29 maggio 2012-presentato dalla Soc. Agr. Allevamenti Cascone S.S e C.”. Questa richiesta è stata avanzata in base alla normativa vigente in particolare alla Legge 241/90 che all’articolo 9 recita: “ 1. Qualunque soggetto, portatore di interessi pubblici o privati, nonché portatori di interessi diffusi costituiti in associazioni o comitati, cui possa derivare un pregiudizio dal provvedimento, hanno facoltà di intervenire nel procedimento”.
“Quindi – prosegue la nota – proprio in virtù di quanto affermato dalla legge, i cittadini organizzati in comitati legalmente costituiti, come l’osservatorio civico “ora tocca a noi”, hanno totale e pieno diritto di partecipare alle sedute della Conferenza dei Servizi in quanto portatori di interessi diffusi e pubblici. Ci chiediamo per quale motivo venga calpestato un sacrosanto diritto dei cittadini a fronte di decisioni che avranno ripercussioni molto gravi sul nostro territorio. Ci chiediamo perché intorno a questo progetto aleggi una cappa di silenzio anche da parte dell’Amministrazione Comunale di Finale Emilia che non parla più di questo progetto”.
L’Osservatorio annuncia anche la partecipazione il prossimo 8 febbraio ad un convegno che si terrà a Bondeno “sulle problematiche, comprovate a livello nazionale e internazionale, – conclude la nota – di impatto ambientale relative agli allevamenti intensivi”.
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