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Pronto soccorso Mirandola, da dicembre ci sono due medici in meno

da | Gen 16, 2018 | Mirandola | 0 commenti

Pronto soccorso Mirandola, da dicembre ci sono due medici in meno. Lo rendono noto i consiglieri di Forza Italia Antonio Platis e Mauro Neri, che si chiedono quando i due, che sono stato spostati da fine diecembre ad altro incarico, saranno sostituiti.

L’ultima vicenda del bambino con la febbre alta ospitato su una sedia nell’ospedale di Mirandola riporta sotto i riflettori problematiche storiche, secondo i due consiglieri: l’insufficienza di posti di osservazione breve e la carenza di medici e di infermieri. A ciò si deve però aggiungere l’adeguatezza degli accessi al Pronto Soccorso e capire se la rete di pediatri, in questo caso, ma più in generale dei medici di base è sufficiente per far fronte alle richieste, in particolare durante i picchi dell’influenza.
“Da tempo – spiegano i consiglieri di FI – chiediamo di potenziare il numero di posti letto in Obi (osservazione breve del PS) e anche questa vicenda conferma che i posti e gli spazi sono insufficienti. I letti, le barelle e le sedie a rotelle erano sicuramente tutte utilizzate e quindi non è rimasto che una sedia della sala d’attesa per ospitare il piccolo malato. A febbraio, dopo mille battaglie, sarà finalmente attivo al Pronto Soccorso il turno di triage che copre le intere 24 ore. Se questa novità rappresenta una risposta, seppur non completamente esaustiva, alle istanze degli infermieri, rimane ancora una chimera la sostituzione dei medici del Pronto Soccorso.
Presenteremo un’ulteriore interrogazione all’Ausl perché vorremo capire e confrontarci sugli investimenti che intendono realizzare al Pronto Soccorso
Nell’ultimo settimane – denunciano Platis e Neri – la dirigenza è stata altalenante sugli impegni: il 21 dicembre in Unione hanno affermato, in merito al punto nascite, l’istituzione di un doppio turno ostetrico al quale affiancare uno infermieristico e l’acquisto di un nuovo ecografo in PS, mentre il 27.12, in consiglio a Mirandola, appena sei giorni dopo, si sono mangiati la parola e l’infermiere h24 è stato cancellato, come pure la fornitura della nuova strumentazione. Tale figura – sottolineamo – era necessaria non per seguire i parti ma solo i post interventi ginecologici che, evidentemente, saranno meno a Mirandola.
Oggi che il punto nascite si avvia al consolidamento e da giugno riapre la pediatria, uno dei fronti più caldi è sicuramente quello dell’emergenza-ugenza.”

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