“Indubbia deviazione dalle regole e dalle norme che ordinariamente soprintendono il settore degli appalti pubblici”: sono macigni le parole con cui i giudici della Corte d’Appello di Bologna hanno espresso le motivazioni della sentenza che ha confermato la condanna di Giulio Gerrini. Si legge, fra l’altro, di “spartizione clientelare degli appalti pubblici”, con Bianchini quale imprenditore favorito con continuità.
I giudici della Corte d’appello di Bologna avevano confermato lo scorso 12 settembre la condanna a due anni e quattro mesi di reclusione Giulio Gerrini, all’epoca dei fatti responsabile dell’Ufficio Lavori Pubblici del Comune di Finale Emilia, giudicato con rito abbreviato e condannato in appello a due anni e quattro mesi di reclusione per abuso d’ufficio continuato in merito ai lavori post-sisma del 2012.
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