Si inasprisce il confronto elettorale a poche settimane dal voto. Questa volta a far scattare la scintilla sono state le parole che Matteo Salvini ha pronunciato durante la sua visita elettorale a Mirandola martedì 20 febbraio.
Il leader della Lega ha criticato la gestione del post sisma 2012 affermando che “un Paese normale a più di cinque anni da un terremoto ha ricostruito quello che doveva ricostruire. Non è possibile che ci siano degli italiani dimenticati con dei lavori che vanno a rilento”.
Non si sono fatte attendere le risposte dei democratici. A partire dal sindaco di Medolla Filippo Molinari che qualche ora dopo l’attacco di Salvini così scrive sui social:
Questo signore qui io mica l’ho mai visto quando questo territorio ha avuto bisogno. Non l’ho visto mentre i cittadini, le istituzioni, gli imprenditori, le associazioni, le comunità si tiravano su le maniche per ripartire da una tragedia epocale. Lo vedo solo – come stamattina a Mirandola – ad ogni elezione, gettare fango sul lavoro degli altri. Noi lavoriamo e lui getta cacca su ciò che gli altri, con fatica, cercano di costruire. Abbiamo bisogno di gente che lavora, non di figuranti che sparlano di ciò che non conoscono. Meditate gente, meditate.
Al post di Molinari si susseguono nel pomeriggio le repliche dei principali esponenti del Pd modenese, a partire dal segretario provinciale Davide Fava:
Si vede girare per le strade di Modena e provincia un Salvini che sembra estrogenato, che sputa sulla ricostruzione post-sisma e sul lavoro dei nostri amministratori, che annuncia il ritorno a casa del presidente della Regione Emilia-Romagna, che predica dazi ed espulsioni di immigrati. Non voglio commentare queste “interessanti” proposte, ma pongo due domande. Come mai con il centrodestra e la Lega al governo ci sono stati due condoni che hanno regolarizzato quasi un milione di immigrati irregolari, quando in campagna elettorale, anche quella volta, si erano promesse espulsioni? Come mai l’Italia, governata dal centrodestra, ha firmato l’accordo di Dublino che inchioda i Paesi di approdo, come l’Italia, a gestire da soli l’accoglienza e deresponsabilizza tutti gli altri? Non è che Salvini, in campagna elettorale, ci crede tutti gonzi che si bevono qualsiasi frottola?
Rincara la dose il senatore Stefano Vaccari, candidato democratico alla Camera nel collegio uninominale di Cento, che, prima come assessore provinciale alla Protezione civile e poi come parlamentare ha seguito il post sisma:
Salvini lucra sulle tragedie del nostro territorio. Il leader della Lega ancora una volta dimostra di essere privo di argomenti e nella sua fugace incursione a Modena getta veleno e discredito sui tanti amministratori che in questi anni hanno servito il proprio territorio colpito e martoriato dal sisma. Accuse non solo prive di fondamento, ma pretestuose visto che i leghisti all’interno del sistema delle Istituzioni (Provincia, Regione e Parlamento) hanno sempre e solo fatto ostruzionismo strumentale ad ogni provvedimento messo in campo per agevolare e favorire i processi di ricostruzione e rinascita delle nostre comunità. La prossima volta che verrà a Modena auspichiamo che non sia solo per far campagna elettorale, ma per occuparsi dei problemi concreti delle nostre terre. Ci sembrano poche un paio d’ore ogni due anni per occuparsi di temi così importanti e complessi, ma è evidente che per le destre e la Lega Nord a questo si riduce la Politica, un mix di menzogne e prese in giro. In ogni caso saremo bel lieti di accompagnarlo nel cuore dei nostri Comuni, delle nostre Frazioni, per mostrargli quanto sia stato fatto e quanto ancora sia attivo il nostro impegno, sperando che la smetta di offendere il dolore e l’intelligenza dei nostri concittadini, che fortunatamente sanno distinguere chi alimenta odio e rabbia da chi si rimbocca le maniche per progettare il futuro.
A Vaccari controreplica Emanuele Cestari, candidato per il centrodestra alla Camera nello stesso collegio del democratico:
Vaccari offende Salvini solo perché ha paura della verità. Il nostro candidato premier ha sollevato un problema che è sotto gli occhi di tutti e che il Pd cerca affannosamente di mascherare: la ricostruzione della zona dal cratere va a rilento e il Pd deve assumersene la responsabilità, visto che la maggior parte dei problemi nascono proprio dalla burocrazia che il partito di Vaccari ha messo in piedi in questi anni. Con le sue parole il senatore dimostra quanto il Partito democratico sia lontano dalla gente e dalla politica territoriale. Io sono assessore in carica a Bondeno, dal 2009 e il terremoto l’ho vissuto sulla mia pelle: non permetto a Vaccari di giudicare.
E’ bello riempirsi la bocca di numeri rassicuranti riguardo alla ricostruzione post sisma, sperando di raccogliere consensi, come fanno gli esponenti Pd e lo stesso Vaccari. Ed è possibile farlo dai salotti romani non si scende più nei territori per verificare lo stato dell’arte della ricostruzione.
Sarebbe interessante chiedere ai cittadini ancora fuori casa e alle aziende edili ancora in attesa dell’erogazione dei contributi e degli Stati di avanzamento lavori cosa ne pensano delle esternazioni di Vaccari. Il problema della ricostruzione è legato alle tempistiche della liquidazione delle aziende e ogni giorno, da amministratore, tocco con mano la burocrazia creata dal Pd che soffoca la ripresa.Il senatore è troppo infastidito dalla verità per ammetterla, mentre quello che Salvini ha sottolineato è semplicemente quello che tutte le associazioni di categoria segnalano da tempo.
È poi il Coordinamento Pd dell’Area Nord a stigmatizzare in una nota le parole di Salvini:
Nel marzo del 2016, con un comportamento al limite dell’intimidatorio, era andato sotto casa del sindaco di Novi Luisa Turci. Poi si era spostato a Finale Emilia e lì aveva “promesso” che avrebbe seguito la ricostruzione con visite quindicinali. Naturalmente, come ben sanno quelli che lavorano al Parlamento europeo, non si è più fatto vedere. Torna oggi a Mirandola, nel pieno della campagna elettorale, e con i soliti toni sprezzanti getta fango sulla ricostruzione (processo, nel quale, peraltro, lui ha brillato per assenza). In totale spregio degli anni di lavoro e di impegno dei cittadini, delle imprese, degli amministratori, delle associazioni, delle nostre comunità, davvero Salvini può credere che improvvisando il solito show a beneficio delle telecamere possa raccogliere un voto in più? I cittadini della Bassa sanno ben distinguere tra chi ha lavorato al loro fianco e chi, invece, ha optato sempre e solo per passerelle elettorali.
In serata è arrivata sui social anche la replica del presidente Stefano Bonaccini, che proprio martedì 20 febbraio ha fatto il punto sulla ricostruzione annunciando lo stanziamento di 350 milioni di euro per la ricostruzione delle opere pubbliche e dei beni culturali e il dimezzamento del cratere dal gennaio 2019:
Salvini che definisce un flop la ricostruzione post sisma in Emilia a cui stanno prodigandosi assieme da cinque anni amministratori e cittadini grazie ai quali questa terra è già oggi più forte, più bella e sicura nonostante un terremoto devastante da oltre tredici miliardi di euro di danni, non offende me ma un intero territorio.