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Sanità bene comune, mercoledì 21 febbraio i dati sul sistema modenese

da | Feb 20, 2018 | Salute | 0 commenti

Si chiama “Sanità bene comune” ed è l’iniziativa promossa dalla Cgil di Modena, dal sindacato pensionati Spi/Cgil e da Federconsumatori, insieme a Auser e Ires-Istituto Ricerche Economiche e Sociali in programma mercoledì 21 febbraio, dalle ore 9, nella sede della Cgil di Modena (piazza Cittadella 36 – sala “9 Gennaio 1950”).

Nel corso dell’incontro saranno presentati i risultati di due indagini sul gradimento dei servizi sanitari locali, in base ai risultati dell’indagine provinciale Spi/Cgil e di quella regionale di Federconsumatori in collaborazione con Ires.

Da queste indagini, secondo la Cgil, emerge l’aumento della spesa privata in sanità e la preoccupazione dei cittadini modenesi rispetto alla sostenibilità di tale spesa in futuro, soprattutto per chi si trova in condizioni reddituali e lavorative precarie. Tra i cittadini che hanno dichiarato di aver aumentato la spesa privata in sanità il 78% è stato indotto dai tempi di attesa elevati della sanità pubblica, e circa il 21% dalla competitività dei costi rispetto al sistema pubblico.

Interessanti anche i dati rispetto alla copertura della sanità integrativa che spesso non dà risposte proprio a chi è in condizioni reddituali più fragili. Positiva, sempre secondo il sindacato, la percezione del sistema sanitario modenese da parte dei cittadini, pur con giudizi differenziati. Gradimento è espresso soprattutto per quanto riguardo il livello di professionalità degli operatori e per il livello della strumentazione tecnologica, mentre ancora negativo rimane, ad esempio, il giudizio sulle liste di attesa. Differenziato anche il giudizio in base ai distretti, con l’Area Nord e la zona del Frignano dove i cittadini sono molto più critici.

Introduce i lavori Maurizio Guidotto, presidente di Federconsumatori, intervengono Davide Dazzi, ricercatore Ires Emilia Romagna, Patrizia Palmieri della segreteria Spi/Cgil di Modena, Alfredo Sgarbi, segretario Spi/Cgil Modena, Massimo Annichiarico, direttore Ausl Modena e Alberto Bellelli, co-presidente Conferenza territoriale socio-sanitaria e Anci regionale. Le conclusioni sono affidate a Tamara Calzolari della segreteria Cgil Modena.

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