La festa della donna è diventata sempre più spesso occasione per riflettere anche sulla violenza contro le donne, come dimostra anche il cartellone degli eventi nella Bassa.
Una riflessione supportata anche dai numeri. Sono 459 le donne accolte nel 2016 alla Casa delle Donne contro la violenza di Modena e Vivere Donna di Carpi, i due centri antiviolenza presenti nel territorio modenese; di queste 357 si sono rivolte a centri per la prima volta. Complessivamente nel periodo dal 2011 al 2016 sono state oltre 4.544 le donne vittime di aggressione che si sono rivolte alla rete dei Pronto soccorso dell’Ausl di Modena: 676 nel 2016, circa 800 all’anno nel biennio 2011-2012; il 40 per cento delle violenze è commesso da familiari, dal coniuge o dal convivente.
Sono alcuni dei dati raccolti dall’Osservatorio modenese sulla violenza contro le donne, promosso dalla Provincia con la partecipazione della rete dei servizi sociosanitari e associazioni modenesi, che, sottolinea Caterina Liotti, consigliera provinciale delegata alle Pari opportunità, «evidenziano un fenomeno grave anche nel nostro territorio con numeri che rappresentano solo la punta di un iceberg a causa delle tante violenze non denunciate o rilevate. Occorre che il lavoro svolto dalla Commissione nazionale di indagine non vada perduto e che ci si impegni affinché siano individuate le azioni innovative, per fornire risposte efficaci e tutte le protezioni necessarie alle donne che denunciano».
Per quanto riguarda i casi di violenza sessuale sono stati analizzati gli eventi gestiti dall’accettazione ostetrico-ginecologica del Policlinico di Modena dal 1 febbraio 2015. Da tale data, infatti, è stata avviata la procedura condivisa fra l’ospedale e l’Ausl di Modena, che prevede la centralizzazione di tutti i casi di violenza sessuale che arrivano alle strutture sanitarie pubbliche della provincia. I dati della popolazione femminile maggiorenne evidenziano otto casi nel 2017, 17 casi nel 2016 e 19 casi nel 2015.
I dati della rete dei Consultori familiari sempre dell’Ausl, evidenziano, nel 2017, 81 accessi di donne per una consulenza psicologica a causa di atti di violenza.
Il Centro Ldv-Liberiamoci dalla violenza, attivato dall’Ausl, per l’accompagnamento al cambiamento di uomini autori di violenza, ha registrato, dalla sua attivazione nel 2011, il trattamento di 253 casi. Attualmente gli uomini in trattamento sono a 46 unità.
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