Dopo il sequestro avvenuto nel luglio 2014 su proposta della Direzione Investigativa Antimafia, giovedì la sezione misure di prevenzione del Tribunale di Santa Maria Capua Vetere ha disposto la confisca di beni per 100 milioni nei confronti di un imprenditore ritenuto uno degli operatori economici di riferimento dei casalesi. Fra i numerosi beni confiscati, anche due abitazioni a Cavezzo, già oggetto di sequestro nel 2014.
Questa la notizia dell’agenzia Ansa:
Confisca da 100 milioni di euro per l’imprenditore 73enne di Casal di Principe (Caserta) Alfonso Letizia, ritenuto dalla Procura antimafia uno degli operatori economici di riferimento del clan dei Casalesi, addirittura dalla fine degli anni ’80, nel settore della produzione e della vendita del calcestruzzo. Sono stati gli uomini della Dia di Napoli ad eseguire il provvedimento emesso dalla sezione misure di Prevenzione del Tribunale di Santa Maria Capua Vetere.
Letizia è stato condannato nel 2017 a tre anni all’esito del processo cosiddetto “Il Principe e la Scheda Ballerina”, da cui è emerso il condizionamento da parte del clan di alcune tornate elettorali a Casal di Principe; tra i condannati anche l’ex sottosegretario all’Economia Nicola Cosentino (5 anni di carcere). La confisca segue il sequestro avvenuto nel luglio 2014 in accoglimento di una proposta formulata dal direttore della Dia.
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