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Economia, crescono per il quarto anno consecutivo le pmi modenesi

da | Mar 8, 2018 | Mirandola, Finale Emilia, San Felice sul Panaro, Concordia, Medolla, Cavezzo, Camposanto, San Possidonio, San Prospero, Bomporto, Bastiglia, Ravarino, Nonantola, Novi, Soliera, Carpi, Expo, Economia | 0 commenti

Un anno da incorniciare, quello passato, per le piccole imprese manifatturiere modenesi, che chiudono l’anno con un aumento della produzione del 5,5% rispetto all’anno precedente, il dato migliore dal 2011 ad oggi. Ancora meglio ha fatto il fatturato, a + 6,1%. Un trend, alimentato, per una volta, dal mercato interno, visto che l’export si attesta al 20,8% del totale, ai minimi da sei anni a questa parte.

A questo risultato hanno contribuito anche i dati relativi all’ultimo trimestre del 2017, tre mesi, quelli da ottobre ai dicembre, nei quali la produzione e fatturato sono cresciute in entrambi i casi del 4%, con l’export che crolla, si fa per dire, al 19.1% del totale e gli ordini interni attesi in ulteriore crescita.

Fatta la produzione del 2006 pari al 100, il 2017 si posiziona al più alto livello post-crisi, anche se il recupero non è ancora completato.

I SETTORI

Pochi, e non particolarmente rilevanti, i segni meno a livello settoriale, dove invece continua a correre tutto il mondo della meccanica.

Chiude l’anno in negativo, l’agroalimentare, che peraltro era andato piuttosto bene nel primo semestre del 2017. Una battuta d’arresto, quindi, che non preoccupa, vista anche la tenuta del fatturato.

Sostanzialmente stabile, invece, il comparto della maglieria, che per rimanere competitivo deve ancora insistere sulla leva del prezzo (come dimostra il calo del fatturato a fronte dell’aumento della produzione). Ritorna in doppia cifra l’estero, che si attesta sul 13%, lontano però dai dati degli anni scorsi.

Segnali incoraggianti arrivano anche dall’abbigliamento, il segmento produttivo caratterizzato da aziende in conto proprio collocate nella fascia medio-alta del mercato. Dopo un terzo trimestre tragico, i principali parametri virano in positivo, in questo caso grazie all’export (14,9% nel trimestre, 16,7% su base annua, con gli ordini d’oltralpe attesi in ulteriore crescita).

Anno record per il comparto che si identifica nella carpenteria pesante, un trend arrivato al dodicesimo trimestre consecutivo di crescita, alimentata inizialmente dalle esportazioni e, negli ultimi mesi, da una decisa ripresa del mercato interno. Ed è senz’altro questo il segnale più incoraggiante.

Addirittura tumultuosa la crescita della meccanica di precisione: il quarto trimestre mette a segno il valore più ampio dell’intera serie storica, stessa considerazione vale per il fatturato e per il dato annuale. Considerando che questo è il comparto principe del manifatturiero modenese si tratta di una gran bella notizia. Anche in questo caso, gran parte del merito va al mercato interno, visto che l’export è in contrazione (40,3% del totale nel 2016, 35,6% l’anno scorso.

Continua senza fretta ma senza sosta la crescita del biomedicale, il settore manifatturiero più vocato all’estero, che nel 2017 ha assorbito il 56,6% del fatturato totale.

Uno dei pochi segni meno di questa rilevazione trimestrale, peraltro solo in termini di produzione.  Malgrado dimensionalmente non grandissimo, si tratta comunque di un segmento da seguire con attenzione per la sua propensione all’innovazione all’export, stabilmente al di sopra del 30% del totale.

Secondo Cna, sono diverse le considerazioni che spiegano il consolidamento di una crescita che ormai è generalizzata: “il contesto economico favorevole che, finalmente, ha coinvolto il nostro Paese, alcune scelte di economia politica azzeccate, come il piano Industria 4.0. Quello che servirebbe, ora, per consolidare ulteriormente la ripresa e spingere gli investimenti, occorrerebbe la stabilizzazione delle agevolazioni previste dal Piano Industria 4.0 e, soprattutto, un’inversione di tendenza rispetto alle politiche fiscali. La completa deducibilità dell’IMU sugli immobili strumentali, l’immediata applicazione dell’IRI, un uso intelligente della fatturazione elettronica sarebbero tre primi provvedimenti, non troppo difficoltosi da mettere in pratica, che andrebbero in questa direzione e che di certo stimolerebbero ulteriormente la crescita del mercato interno, che, come dimostrano i numeri, è l’unica in grado di coinvolgere tutte le imprese”.

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