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Grande successo per le Giornate Fai a Finale Emilia con più di 5.000 persone – FOTO

da | Mar 27, 2018 | In Primo Piano, Finale Emilia | 0 commenti

Sono state oltre 5.500 le persone che hanno visitato Finale Emilia in occasione delle Giornate Fai di primavera. Davvero un numero notevole che pone la cittadina della Bassa tra i luoghi più visitati dell’edizione 2018.

In tutta Italia quasi 700.000 persone si sono messe in coda sabato e domenica per visitare gli oltre mille  beni aperti in 400 località. Fondamentale il supporto di oltre 7.500 volontari e 40.000 Apprendisti Ciceroni.
Record di visitatori in Lombardia dove 175.000 persone hanno visitato i 185 beni aperti, ma in assoluto il bene più visto è stato la Chiesa di San Francesco del Prato a Parma, eccezionalmente aperta dopo anni di chiusura e varie trasformazioni tra cui quella in carcere cittadino (nel campanile erano le celle di rigore tra cui quella dove fu rinchiuso Gaetano Bresci, regicida di re Umberto I) con oltre 10.000 visitatori.
A Milano c’erano 10.000 persone per lo Stadio Meazza; più di 7.500 persone hanno visitato le ville e i palazzi di Cusano Milanino (MI), e a Milano 7.000 persone per il Grattacielo Pirelli; 6.000 persone hanno visitato l’ex Ospedale Psichiatrico di Maggiano a Lucca; 5.500 persone per il percorso tra i palazzi settecenteschi del centro storico di Finale Emilia, danneggiato dal sisma del 2012 e 5.000 persone hanno visitato il Forte Umberto I sull’Isola Palmaria a Portovenere (SP) e l’Accademia Navale di Livorno.

L’ITINERARIO A FINALE EMILIA

Dalle origini antiche e perse in folte foreste, corsi d’acqua e valli allagate, la città di Finale Emilia lega la propria millenaria storia al fiume Panaro che scorreva nell’abitato e lambiva la Rocca, favoriva trasporti e commerci, collegava a Modena, Ferrara, Comacchio e Venezia. Una città abitata, oltre che da un’attiva comunità ebraica, soprattutto da una borghesia mercantile e da una nobiltà di “tocco e toga” che molto investì, con la costruzione di nuove residenze in città oltre che con l’acquisizione di ampi fondi agricoli. Nelle Giornate FAI, attraverso un percorso itinerante nel centro storico danneggiato dal sisma del maggio 2012, sarà possibile visitare i palazzi Ramondini (solo esterno), Ferraresi, Bresciani-Rodriguez, Borsari, Nannini-Spinelli, Finetti, che testimoniano come Finale Emilia sia stato uno dei pochi centri minori della regione che abbia vissuto pienamente l’alta stagione architettonica del sec. XVIII, quando venne anche nominata CITTÀ e TERRA NOBILE.

LE IMMAGINI DEI PALAZZI SETTECENTESCHI DI FINALE EMILIA
Tratto dal sito Fai

 

 

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