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San Prospero, “Fare Gruppo” contro il bullismo

da | Mar 4, 2018 | San Prospero, Famiglie, Scuola | 0 commenti

A San Prospero, scuola, genitori e Amministrazione comunale si sono uniti per conoscere e trattare bullismo e cyberbullismo, fenomeni purtroppo sempre più diffusi tra i giovanissimi. Il progetto, partito pochi giorni fa, mira a supportare gli studenti nella prevenzione del bullismo dal punto di vista teorico e tramite esperienza diretta.

L’idea è nata dal Comitato dei genitori. Infatti, l’anno scorso dopo un episodio di bullismo nella scuola di San Prospero, avevano inviato una lettera all’amministrazione in cui oltre a denunciare l’accaduto chiedevano di trovare una soluzione. Come spiega l’assessore all’Istruzione del Comune di San Prospero, Antonio Capasso, “Dopo aver ricevuto la missiva avevamo convocato un tavolo al quale avevano partecipato anche i Carabinieri, poi su impulso del Comitato genitori era nata l’idea di un progetto di prevenzione del bullismo che coinvolgesse, scuola, famiglia e Istituzioni. È stato individuato il soggetto che avrebbe formato insegnanti, genitori e alunni e da qualche giorno è iniziato il percorso”.

Si tratta di un progetto innovativo che coinvolge anche gli alunni della primaria, con peculiarità che lo diversificano dagli altri attivi nelle scuole dell’Area Nord. Infatti, “Fare Gruppo” è stato inserito nella programmazione scolastica e destinatari della formazione sono insegnanti, genitori e in tutto circa 120 studenti tra quinta elementare e medie. Inoltre, il Comitato genitori non solo ha fatto nascere l’idea ma ha pure finanziato gran parte dell’iniziativa ricevendo un contributo anche dal Comune per coprire i costi.

Come raccontano Elisa Zanotti, vicepresidente del Comitato genitori di elementari e medie e Giuseppe Ghizzoni, segretario del Comitato genitori della secondaria di primo grado, “Il progetto è partito pochi giorni fa con la formazione degli insegnanti, poi toccherà a genitori e ragazzi. Durerà fino al termine delle scuole, ma noi vorremmo che continuasse ad essere inserito nella programmazione scolastica perché è importante portare avanti iniziative come queste che coinvolgono famiglie, insegnanti e Istituzioni che mirano al benessere degli studenti e al miglior funzionamento della scuola”.

 

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