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Sono state 1.800 le persone che, in occasione delle Giornate FAI di primavera, hanno potuto visitare le sale di rappresentanza di Palazzo Borsari, sede di Modena del Consorzio della Bonifica Burana, e conoscere lo stretto legame storico che Modena ha con l’acqua. E sulla gestione dell’acqua molti “curiosi” hanno rivolto domande ai funzionari presenti per comprendere le diverse competenze dei corsi d’acqua che dall’appennino alla bassa pianura modenese attraversano il comprensorio del Consorzio della Bonifica Burana e che lo delimitano (si tratta dei fiumi Secchia, Po e del torrente Samoggia).

Il direttore del Consorzio Burana, l’ingegner Cinalberto Bertozzi, ha ricordato che “le competenze sui fiumi (corsi d’acqua naturali) appartengono ad altri soggetti con i quali il Consorzio si rapporta periodicamente mentre competono a questo Ente la gestione, manutenzione e salvaguardia di ben 2.200 Km di canali e decine di impianti utilizzati principalmente per lo scolo delle acque in eccesso ma anche per l’irrigazione e la tutela ambientale”.

Il presidente del Consorzio Burana Francesco Vincenzi ha ringraziato “il FAI, tutti i volontari e gli splendidi apprendisti cicerone (studenti degli istituti superiori della provincia) perché hanno permesso al Consorzio di farsi conoscere. La conoscenza di quello che quotidianamente questo Ente fa è stato il valore aggiunto della pregevole visita di palazzo Borsari”.

L’appuntamento a cui tutti sono invitati è per il prossimo 20 maggio all’impianto Pilastresi di Bondeno in occasione della “Settimana Nazionale della Bonifica e dell’Irrigazione”, ma molti sono gli eventi in programma sul territorio.

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