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Grande festa a Cavezzo per Villa Motta “rinata” dopo il sisma

da | Apr 28, 2018 | Cavezzo, Ricostruzione | 0 commenti

Grande festa sabato 28 aprile per la famiglia Galavotti, proprietaria di Villa Motta, in occasione dei fine lavori dopo i danni del sisma. Il terremoto del 2012 aveva pesantemente danneggiato la villa seicentesca e il magazzino che sono stati riedificati con criteri antisismici.

Dopo lo stop di alcuni mesi a seguito delle scosse, a ottobre 2012 l’attività era stata riaperta in attesa di riportare la villa allo splendore originario. La famiglia Galavotti non ha mai smesso di lavorare e ha mantenuto operativa l’azienda agricola, una realtà che genera numerosi prodotti tra cui cereali ed orticole, oltre ad un vigneto di Salamino Santa Croce. Nel 2013 è stato ristrutturato anche un piccolo magazzino ed un’abitazione nei pressi della villa, intervento che ha permesso all’azienda di proseguire con la sua attività. I lavori svolti in seguito al sisma hanno comportato una spesa complessiva di circa un milione di euro di contributi regionali. La famiglia, però, non si è limitata a ricostruire, infatti, con risorse proprie, ha deciso di far costruire una piscina davanti alla villa, scelta che ha permesso di valorizzare ancora di più l’azienda. agrituristica. Alla presenza delle autorità e degli amici, ieri la famiglia Galavotti ha festeggiato la ricostruzione della villa e i 31 anni di attività dell’agriturismo.

Congratulazioni alla famiglia sono arrivate anche dalla sindaca di Cavezzo, Lisa Luppi e dall’assessora regionale alla Ricostruzione Palma Costi. “Questa azienda – ha detto Luppi – è un altro tassello per il ritorno alla normalità del territorio, ma è anche la testimonianza di come qui la voglia di rinascita di due giovani imprenditrici ha avuto la meglio sul terremoto”. “Il nostro motto è sempre stato più belli e più forti di prima – ha aggiunto Costi -, questo è un esempio di come si può ricostruire rispettando bellezza e ambiente e soprattutto investendo in due settori fondamentali quali sono l’agricoltura, e i suoi prodotti eccellenti, e il turismo. Villa Motta è un esempio, per tutto il “cratere”, ma non solo, di come si possa rinascere più belli e più forti di prima.

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