«La ricostruzione del castello non si è mai fermata e sugli incarichi tutto si è svolto nel modo più trasparente e secondo le norme. Antonio Platis, come consigliere e come cittadino può rivolgersi alle autorità che ritiene, ma la realtà è diversa da quella da lui descritta». Così il sindaco Maino Benatti, in merito alle dichiarazioni rese dal consigliere di Forza Italia in questi giorni che puntavano il dito sui 300 mila euro in consulenze spese fino ad oggi mente la ricostruzione del Castello dei Pico è ancora ferma.
«Fino ad oggi – spiega il Sindaco – sono stati affidati incarichi di progettazione per circa 225 mila euro (oltre a oneri fiscali e previdenziali). Il lavoro realizzato finora è funzionale, in parte, a tutta la ricostruzione dell’edificio (che avrà un costo preventivato di circa 10 milioni di euro) e in parte alla realizzazione del solo primo stralcio (pari a 3,5 milioni). Ad ogni modo, sia considerando i 10 che i 3,5 milioni, si tratta di valori in linea con quanto previsto dalla normativa per i costi di progettazione, anzi addirittura al di sotto.
Va precisato che l’intervento è stato diviso in due stralci perché, all’epoca del conferimento degli incarichi, soltanto una parte della ristrutturazione era stata finanziata, mentre oggi il recupero del Castello è pienamente coperto dai fondi per la ricostruzione.
Il pool di professionisti incaricati ha svolto finora un lavoro nel complesso positivo, con l’introduzione anche di elementi innovativi. Prova ne è che il progetto preliminare è stato approvato dalla Commissione congiunta (organo regionale preposto appunto alla verifica dei progetti).
Nella fase definitiva-esecutiva sono invece emerse alcune criticità, per la complessità dell’intervento e la necessità di adeguarsi alle richieste dei tanti organismi pubblici coinvolti. In particolare, è risultato difficile portare a sintesi la necessità di garantire la sicurezza dell’edificio storico con le esigenze di salvaguardia del bene stesso. Sul progetto definitivo-esecutivo la Struttura commissariale ha dato parere negativo e il Comune ha proceduto alla risoluzione consensuale del contratto col professionista incaricato del coordinamento del Gruppo di progettazione, liquidandogli una parte di compenso commisurata al lavoro svolto. Con le risorse risparmiate si procederà ora ad un nuovo incarico e si prevede, entro quest’anno 2018, di approvare il progetto definitivo-esecutivo, per poi partire col bando di gara.
Ho sempre detto che per la ricostruzione della parte pubblica sarebbe stato necessario un decennio, perché sapevo che si tratta di interventi complessi, che non riguardano soltanto il Comune e che, come in questo caso, possono incappare in incidenti di percorso, cui si è posto peraltro rimedio. Platis se ne faccia una ragione: la bacchetta magica esiste nel Castello di Harry Potter, non in quelli veri».
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