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Minori stranieri non accompagnati, ecco il corso per diventare garanti e accoglierli

da | Apr 19, 2018 | Medolla | 0 commenti

Sono attualmente 142 i Minori stranieri non accompagnati, Msna, affidati al Comune di Modena dall’Autorità giudiziaria, 90 di loro hanno trovato accoglienza in comunità o in famiglie (come attraverso il progetto WelcHome) del territorio comunale, gli altri in strutture collocate fuori dal territorio comunale.

La normativa nazionale prevede che la tutela di questi ragazzi, che si trovano sul territorio nazionale privi di assistenza e di rappresentanza legale, sia affidata a un’autorità pubblica; aOggi il tutore istituzionale è il sindaco; l’accordo tra Comune e Garante apre la strada alla selezione e formazione di volontari attenti ai bisogni dei ragazzi stranieri non accompagnatiche delega poi una funzionaria dei Servizi sociali, ma presto le cose potranno cambiare radicalmente. La legge prevede infatti una nuova figura, quella del tutore volontario, un cittadino privato che a titolo volontario e gratuito assume la rappresentanza legale del minore e fa tutto quanto le normative in materia attribuiscono al genitore.

Il tutore volontario implica i concetti di genitorialità sociale e di cittadinanza attiva, sarà cioè un tutore non solo per la rappresentanza giuridica del minore, ma attento alla relazione con lui, interprete dei suoi bisogni e dei suoi problemi.

Per nominare e formare i tutori volontari devono essere stipulati accordi tra Tribunale per i minori e Garanti per l’infanzia e l’adolescenza e tra il Garante regionale e il Comune responsabile della tutela e della protezione dei minori.

L’amministrazione comunale modenese ha quindi predisposto uno specifico accordo triennale con la Garante regionale per l’infanzia e l’adolescenza, già approvato dalla Giunta nei giorni scorsi. Con l’accordo le parti si impegnano a promuovere la figura del tutore volontario nella più ampia rete di collaborazioni con altri soggetti istituzionali e del Terzo Settore e a collaborare alla realizzazione di un percorso formativo per aspiranti tutori volontari, così come previsto dalla Linee guida in attuazione della legge 47 del 2017 in materia di protezione dei minori stranieri non accompagnati.

“Aggiungiamo un ulteriore tassello – ha affermato l’assessora al Welfare e Coesione sociale Giuliana Urbelli – nella rete dei servizi di accoglienza rivolti ai Minori stranieri non accompagnati per sostenere un modello sempre più efficiente in una prospettiva di inclusione efficace e sostenibile”.

Il percorso di formazione prende il via sabato 21 aprile. Solo coloro che parteciperanno agli incontri potranno poi essere iscritti all’elenco istituito al Tribunale

Prenderà il via sabato 21 aprile alle 9.30 il primo percorso per la formazione di tutori volontari per minori stranieri non accompagnati (Msna), promosso dal Comune di Modena in collaborazione con l’Associazione servizi per il volontariato di Modena e in accordo con il garante per l’infanzia e l’adolescenza della Regione Emilia-Romagna.

Gli incontri del corso “Al tuo fianco” si svolgeranno nella sede del Centro Servizi per il Volontariato di Modena in piazza della Cittadella 30. Al primo appuntamento dopo i saluti delle autorità, la Garante Clede Maria Garavini illustrerà la figura del Tutore volontario per i Msna; Rita Bondioli del settore Welfare del Comune di Modena e Isabella Morlini di Asvm-Csv spigheranno i contenuti del corso, l’avvocato Vandelli la normativa nazionale in materia. Per partecipare si può compilare la domanda ed inviarla (via posta, via e-mail o via fax) al Centro Servizi per il Volontariato (www.volontariamo.com).

Il percorso formativo avrà una durata di 30 ore e solo i candidati che lo completeranno potranno essere iscritti nell’elenco dei tutori volontari istituito presso il Tribunale dei minori.

Attualmente i candidati ad entrare nell’elenco sono circa una ventina e provengono da tutta la provincia. I tutori volontari saranno selezionati attraverso una procedura ad evidenza pubblica aperta, tenendo conto di requisiti e criteri espressi che indicano il tutore volontario come una persona motivata e sensibile al superiore interesse del minore di cui dovrà interpretare bisogni e problemi e con il quale svilupperà una relazione significativa sul piano educativo ed affettivo.

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