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Una serata dedicata a Fenoglio tra canti, letture e musica

da | Apr 25, 2018 | Soliera | 0 commenti

SOLIERA – Giovedì 26 aprile, alle ore 21, il Nuovo Cinema Teatro Italia di Soliera presenta “Una questione partigiana. Vita incompiuta di Beppe Fenoglio”, un reading-spettacolo tra letture, musica e canti dedicati allo scrittore piemontese, la cui opera cresce di anno in anno per potenza letteraria e narrazione antiretorica della Resistenza.
La serata a ingresso gratuito, proposta dalla compagnia SquiLibri, si preannuncia ricca di stimoli, culturali ed emozionali. Sul palco della sala di via Garibaldi 80, a dar corpo alle narrazioni, saranno Stefania Delia CarnevaliEleonora De Agostini e Francesco Rossetti, mentre Luca Zirondoli si occuperà degli inserti biografici. I musicisti Daniele Rossi (Gazebo Penguins e Maria Antonietta) e Davide ‘Cocco’ Cocconcelli (Evil Knievel) suoneranno dal vivo, intervallandosi con i canti proposti dal Coro dei Violenti Piovaschi.
“Leggiamo Fenoglio”, spiega la nota del reading-spettacolo, “riscoprendolo insieme al pubblico che ascolta. Scopriamo insieme la sua arte narrativa, frutto di una sensibilità speciale che ancora oggi rivela molto di noi, aiutandoci a prender coscienza della vita che viviamo”.
Il Comune di Soliera ha scelto questo evento per caratterizzare l’edizione 2018 della Festa di Liberazione, come omaggio all’opera di uno scrittore celebrato, ma forse ancora poco noto, nel cinquantesimo anniversario della pubblicazione de “Il partigiano Johnny”, il romanzo più ambizioso, pubblicato postumo.
Fenoglio nacque ad Alba nell’anno della Marcia su Roma, il 1922. Era figlio di un macellaio del centro storico, frequentò il glorioso liceo classico della città perché un maestro elementare ne intuì le doti e sua madre gli credette. Scoprì così la letteratura, il teatro, la poesia, soprattutto quella degli autori di lingua inglese, e cominciò presto a creare un mondo immaginario in cui l’amore per la sua terra, le Langhe, si alimentava del fascino per culture e luoghi lontani, nel tempo e nello spazio. Arrivò la guerra, che lo strappò agli studi e gli cambiò la vita. Prima militare (fu allievo ufficiale del regio esercito), poi partigiano, visse fino in fondo l’avventura della nascita della nuova Italia. Tornò alla vita civile con l’unico desiderio di dedicarsi alla scrittura, ma, dovendo trovare un lavoro, finì in una cantina di Alba che produceva vermouth e spumanti. E poi, all’inizio degli anni Cinquanta, il manoscritto di un suo romanzo approda all’Einaudi, sulla scrivania di Italo Calvino. Da lì arrivano “I ventitré giorni della città di Alba”, il celebre “Una questione privata”, “La paga del soldato”, “Primavera di bellezza” fino al “Partigiano Johnny”.
La serata prevede anche il Fenoglio dei racconti contadini, non legati alla guerra, come “Pioggia e la sposa” e “Acqua verde”.

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