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Via Romea Nonantolana, Modena aderisce al progetto di valorizzazione del percorso

da | Apr 14, 2018 | Nonantola | 0 commenti

Il Comune di Modena ha aderito al progetto di manutenzione e promozione coordinata della “Via Romea Nonantolana”, compresa nel progetto “Cammini d’Europa”, rete europea di storia, cultura e turismo sui passi degli antichi pellegrini. Il Consiglio ha infatti approvato all’unanimità, giovedì 12 aprile, la delibera presentata da Ludovica Carla Ferrari, assessora a Promozione città e Turismo, per l’adesione alla convenzione promossa dalla Provincia di Modena che individua nel Comune di Nonantola il capofila del progetto ed è valida fino al 31 dicembre 2019.

“Passo dopo passo, e in questo caso non è solo un modo di dire – ha detto Ferrari – i Comuni e gli Enti sottoscrittori potranno lavorare alla valorizzazione congiunta del cammino: una strada ricchissima di storia, di spiritualità, di antichi racconti, di emozioni e di bellezza. Da molti anni se ne parlava, oggi finalmente si formalizza una squadra di lavoro che saprà proporre questa esperienza turistica accanto alle altre proposte del territorio come motori, enogastronomia e città d’arte”.

Con l’adesione il Comune di Modena si impegna a versare mille euro in due tranche da 500 euro nel 2018 e 2019 per la valorizzazione e la promozione del percorso, a ricercare risorse pubbliche e private da destinare allo stesso obiettivo, e a realizzare gli interventi di propria competenza territoriale per garantire la percorribilità della via che attraversa il centro storico con due percorsi: uno a piedi e uno in bicicletta.

Alla convenzione, oltre a Modena e Nonantola aderiscono i Comuni di Castelfranco Emilia, Castelnuovo Rangone, Castelvetro, Fanano, Guiglia, Marano sul Panaro, Montese, Pavullo nel Frignano, San Cesario e Savignano sul Panaro, Serramazzoni, Sestola, Spilamberto, Vignola, Zocca, e l’Ente parchi Emilia centrale.

Già a fine anni ’90 la Provincia di Modena, nell’ambito del progetto “I sentieri della luce” individuò la Via Romea Nonantolana tra gli itinerari di maggiore interesse storico-culturale e turistico di lunga percorrenza presenti nel territorio modenese e provvide alla tabellazione e alla realizzazione di materiale informativo. La Via Romea Nonantolana ha due direttrici: il percorso occidentale che si sviluppa lungo la sponda sinistra del fiume Panaro, e il percorso orientale che ne percorre, invece, la sponda destra. Entrambi i tracciati, concepiti per una funzione cicloturistica, partono da Nonantola e si ricongiungono a Fanano, per poi proseguire verso il crinale appenninico e valicarlo al passo di Croce Arcana o al Passo della Calanca lungo la via utilizzata in epoca medievale dai mercanti e dai pellegrini che costeggia i principali castelli e monumenti religiosi medievali.

Buona parte della Via è stata individuata e promossa dall’Ufficio Pellegrinaggi della Diocesi di Vicenza, quale segmento modenese dell’itinerario di pellegrinaggio “Romea Strata”, che collega l’Europa orientale a Roma.

In occasione dell’anno giubilare della Misericordia, la Regione Emilia-Romagna ha individuato e promosso, con apposita “Cartoguida delle Antiche Vie dei Pellegrini”, itinerari di valenza regionale, tra i quali è presente anche la Via Romea Nonantolana.

Nel dibattito precedente il voto, la consigliera Pd Federica Di Padova ha sottolineato che “c’è ancora da fare per valorizzare questo percorso tra quelli di trekking storico, oggi tanto apprezzati a livello nazionale ed europeo, prendendoli a modello e sviluppando anche un modello peculiare attrattivo da far conoscere. Serve manutenzione ma anche progettualità, e sarà utile ritrovarsi per valutare lo sviluppo del progetto”.

Marco Chincarini (Art. Uno – Mdp -Per me Modena) ha espresso il suo appoggio per “una iniziativa lodevole che prende in considerazione, con questi percorsi, il turismo a piedi e in bici. Bene, quindi, dare il via allo sviluppo di questo percorso, che per quel che ci riguarda è tra virgolette calato dall’alto, ma forse potremo fare proposte e individuare il tracciato più adatto in città e pensare a servizi specifici”.

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