Si interviene anche sulle ciclabili, ad esempio la San Felice – Finale, e si studia un modo per ridurre l’impatto della provinciale su Camposanto nel piano di manutenzione della rete stradale provinciale che sarà realizzato dalla Provincia nei prossimi mesi estivi con un investimento complessivo di oltre tre milioni euro
Per quanto riguarda le nuove opere viarie, inoltre, entro quest’anno, si prevede di aggiudicare gli appalti del nuovo tratto della Pedemontana da S.Eusebio di Spilamberto alla provinciale 17 a Castelvetro, lungo quasi due chilometri, l’ampliamento della strada provinciale 623 Vignolese, dal casello di Modena sud a Spilamberto, e della provinciale 413 a Modena, tra il ponte sul Secchia e la rotatoria di S.Pancrazio.
E’ quanto emerso nel Consiglio provinciale di giovedì 31 maggio, interamente dedicato a fare il punto della situazione sulla rete di oltre mille chilometri di strade provinciali.
All’elenco dei lavori da appaltare entro fino anno sono da aggiungere l’adeguamento della provinciale 468 tra Carpi e Correggio e la rotatoria a Campogalliano tra via Fornace e la provinciale 13 per un investimento complessivo pari a oltre 17 milioni di euro.
«Stiamo compiendo uno sforzo importante – ha sottolineato Gian Carlo Muzzarelli, presidente della Provincia – per portare avanti tutti questi progetti che sono fondamentali per la viabilità provinciale anche perché si integrano con i progetti strategici della Cispadana e della Bretella modificata che rivoluzioneranno i collegamenti del territorio creando nuove opportunità. Il prolungamento e completamento della Pedemontana rappresenta una priorità in quanto arteria strategica in alternativa alla via Emilia e nei collegamenti tra il distretto ceramico e il territorio bolognese. L’obiettivo è anche quello di rendere più sicura la circolazione, come previsto con la nuova rotatoria di Campogalliano che risolverà un incrocio molto pericoloso, oltre a snellire gli accessi alla città di Modena, migliorando i collegamenti con Carpi, grazie agli ampliamenti in programma a S.Pancrazio, verso Spilamberto e Nonantola. Questi interventi – ha concluso Muzzarelli – saranno realizzati impiegando le più moderne tecnologie all’insegna della sostenibilità e dovranno integrarsi con il paesaggio migliorando la qualità del territorio».
Nel piano della Provincia, in gran parte finanziato con risorse di altri enti, tra Stato, Regione, Autobrennero e società Autostrade per l’Italia, figurano anche i progetti allo studio per il completamento della Pedemontana dalla provinciale 17 a via Montanara (tre chilometri per quasi 12 milioni di euro) e la tangenziale di S.Cesario (costo 23 milioni da società Autostrade).
Nel corso del Consiglio sono stati illustrati le proposte di finanziamento inviate alla società Autobrennero nell’ambito dei nuovi fondi per favorire la viabilità locale di accesso all’A22 e il quadro conoscitivo sulla rete stradale di competenza della Provincia
Oltre tre milioni per le manutenzioni estive nel piano della provincia, “Ma servono fondi aggiuntivi”
Sulla rete viaria provinciale la Provincia realizzerà nei mesi estivi, a partire da luglio, un piano di interventi di manutenzione straordinaria pari a oltre due milioni e 300 mila euro.
Sulle strade della pianura l’investimento sarà di oltre un milione di euro, il resto sulla viabilità dell’Appennino.
Gli interventi riguardano soprattutto il rifacimento completo dell’asfalto su interi tratti degradati, ma sono previste risorse aggiuntive per lavori più puntuali sulle buche e avvallamenti per altri 850 mila euro che saranno utilizzati anche per sfalci ai lati delle strade e potature.
Tenendo conto anche di una serie di interventi di sistemazione, manutenzione di ponti e viadotti, ripristini e messa in sicurezza soprattutto in Appennino, il piano della Provincia sulla rete di oltre mille chilometri di strade provinciali, relativo al 2018, con lavori che si estenderanno anche al 2019, raggiunge la somma complessiva di cinque milioni e 300 mila euro.
Come ha spiegato Gian Carlo Muzzarelli, presidente della Provincia, durante il Consiglio provinciale dedicato alla viabilità, «da quest’anno siamo di nuovo in grado di finanziare con nostre risorse una quota degli interventi su strade e scuole, grazie ai contributi previsti dal Governo e dalla Regione, dopo anni di tagli che avevano paralizzato le attività. Permangono tuttavia le incertezze sul futuro dell’ente e mancano tuttora risorse sufficienti per garantire tutti gli interventi necessari per ripristinare in maniera ottimale la rete viaria provinciale, componente fondamentale per lo sviluppo e la competitività del territorio».
Il piano comprende anche risorse per la manutenzione della segnaletica orizzontale, l’acquisto di conglomerato plastico per gli interventi urgenti sulle buche in inverno per 100 mila euro e per la manutenzione straordinaria dei percorsi ciclabili, come la Modena-Vignola, la S.Felice-Finale, e i percorsi Natura del Secchia, del Panaro e del Tiepido per 230 mila euro.
Oltre mille km di strade provinciali, 183 ponti, 90 rotatorie, una galleria, 44 operatori
La rete stradale di competenza della Provincia di Modena si sviluppa per complessivi 1026 chilometri su 50 strade provinciali delle quali nove ex-statali
trasferite dall’Anas nel 2001.
La rete stradale si sviluppa per il 41 per cento in territorio di pianura (422 chilometri) e per il 59 per cento in collina e montagna (604 chilometri).
La gestione della manutenzione della complessiva rete stradale provinciale è organizzata nelle macro-zone area Nord (zone di Mirandola e Modena-Carpi) per 422 chilometri e 15 operatori di viabilità; area sud-ovest (zone di Lama-Serra e Frassinoro) per 237 chilometri e 13 operatori; area sud-est (zone di Vignola, Frignano e Valle Panaro) per 367 chilometri e 16 operatori.
Sulla rete stradale provinciale sono presenti 183 ponti stradali, 90 rotatorie e una galleria, quella di Strettara a Montecreto.
Molto spesso in diversi tratti il volume di traffico raggiunge picchi elevati, superiori ai volumi di traffico della viabilità statale.
Nel corso del 2017 la Provincia di Modena, a causa del degrado stradale, è stata costretta a chiudere al traffico la sp 36 del Malandrone a Serramazzoni, dove sono in corso i lavori di ripristino per riaprire la strada entro giugno, a limitare la velocità su quasi 200 chilometri di strade e a interdire al transito ciclistico e motociclistico oltre 24 chilometri.
In un documento approvato all’unanimità dal Consiglio, la Provincia, oltre a confermare il carattere strategico di opere viarie non di competenza dell’ente, tra cui la Bretella modificata e la Cispadana, ribadisce l’impegno prioritario per garantire una rete stradale adeguata, continuare il lavoro di ricerca di ogni forma di finanziamento, proseguire il confronto con Anas, Regione, società Autostrade per l’Italia e Autobrennero, realizzare gli impegni assunti nonostante le incertezze sul futuro dell’ente e sostenere la Regione nel percorso con il Governo per una maggiore autonomia e ulteriori finanziamenti per le manutenzioni e il miglioramento della rete viaria delle Province.
Il documento è stato completato da un emendamento presentato dai consiglieri Antonio Platis e Marco Caiumi sulla sicurezza stradale che chiede alla Provincia di verificare le priorità di intervento; gli stessi consiglieri hanno presentato una presa di posizione, approvata anche questa all’unanimità, che impegna la Provincia a verificare un intervento per ridurre l’inquinamento acustico a Camposanto dovuto all’attraversamento della provinciale.