Un laccio stretto al collo e rinchiuso in una gabbia arrugginita esposta al sole e alle intemperie. Erano queste le condizioni disumane in cui una nomade di 39 anni teneva il suo cane, un pitbull di 7 mesi, privo di chip, nell’insediamento di Sinti tra Novi di Modena e Carpi.
A salvarlo sono stati i Carabinieri dei Carpi in collaborazione con quelli di Novi intervenuti insieme alle guardie eco zoofile dell’Organizzazione internazionale protezione animali (Oipa), che hanno trovato il povero animale con il colle ferito e sanguinante. Il pitbull, ribattezzato Fiamma, dai Carabinieri è stato affidato alle cure dei volontari del canile di Carpi. La nomade 39enne è stata denunciata per maltrattamenti di animali.