Dal 7 al 10 giugno a Mirandola sarà di nuovo Memoria Festival! La manifestazione, organizzata dal Consorzio per il Festival della Memoria in collaborazione con Giulio Einaudi editore e sotto gli auspici del Centro per il libro e la lettura, torna con la seconda edizione e riapre l’orizzonte della memoria proiettando la riflessione verso la storia, la narrativa e le arti, grazie a un programma ricco di suggestioni e articolato in incontri, conferenze, tavole rotonde, concerti, spettacoli, proiezioni, laboratori, mostre e giochi. Tra le piazze, le vie, i portici, i giardini e i palazzi della città, numerosi saranno gli appuntamenti con i protagonisti italiani della cultura, del pensiero e dello spettacolo e, tra una conversazione e una lectio, una mostra e un gioco antico, il pubblico non potrà fare a meno di lasciarsi coinvolgere da note e scene sui vari palcoscenici, ripercorrendo gli echi di una sezione in particolare del Festival: La memoria in musica e teatro.
Si comincia giovedì 7 giugno salendo sul palco per seguire il monologo dell’attore e formatore Enzo Valeri Peruta su Paradiso buio. Cent’anni di passioni dello spettatore cinematografico (ore 21.30, Parco della Memoria, Piazza Matteotti): quando si varca la soglia di una sala al cinema è un po’ come entrare in un’altra dimensione, dove è l’oscurità a illuminare la luce dello schermo e proprio grazie a quel buio avviene la fusione dello spettatore con la storia. Dalla magia della settima arte si passa al potere della musica per la vita, con un appuntamento all’incrocio fra concerto e intervista: in Memorie musicali. Come Bach mi ha salvato la vita (ore 22, Area della Musica, Piazza Marconi) Ramin Bahrami dialoga al pianoforte con il critico musicale Sandro Cappelletto, ripercorrendo lo spartito di quello che per lui è stato un autentico destino. Cresciuto nell’Iran degli ayatollah, dove la musica era proibita, già da bambino sognava di incontrare Bach e, giovanissimo, si è trovato a coprire il frastuono delle bombe della guerra Iran-Iraq proprio con le musica del compositore tedesco. E oggi ne è uno dei maggiori interpreti contemporanei.
“I peccati” di Gioacchino Rossini sono invece al centro del palcoscenico in Piazza Marconi venerdì 8, alle 22: la soprano Cinzia Forte insieme al pianista Marco Scolastra e a Sandro Cappelletto, metteranno in scena in prima esecuzione assoluta, in brani de Vieillesse, della vecchiaia, che rappresentano l’ultimo periodo creativo del compositore pesarese. E un’armonia fatta di teatro e cinema è quella che anima l’appuntamento di sabato 9 (ore 18.30, Parco della Memoria, Piazza Matteotti) con il drammaturgo e scrittore Giuliano Scabia: in prima assoluta, viene proiettato a Mirandola Le Diable et son Ange di Jean-Marie Richard su Il Diavolo e il suo Angelo (1979/1986), di Giuliano Scabia. La pellicola, girata a Parigi nel 1983, documenta l’azione durata quattro giorni attraverso le banlieues con salita finale alla Tour Eiffel. Giuliano Scabia, introduce la proiezione leggendo Ma io insistetti per stare volando ancora un poco, seconda lettera a Dorothea. Sempresabato 9, il pubblico potrà immergersi in una delle forme più antiche di memoria fra le genti, quella narrata dalle note, e nessuno potrà resistere al richiamo dei ritmi travolgenti di Ambrogio Sparagna e l’Orchestra Popolare Italiana (ore 22. Area della Musica, Piazza Marconi), che inviteranno a riconnettersi con la Memoria della Tradizione danzando sulle note di tarantelle, tammuriate, pizziche e saltarelli. Musicista ed etnomusicologo, Sparagna svelerà l’eredità segreta di usi e costumi popolari racchiusi nella musica tradizionale.
Domenica 10 la rappresentazione teatrale incontra la storia e l’impegno civico per la comunità, grazie al duo Vito e Saverio Mazzoni e alla performance teatrale Il canale degli spiriti benigni (ore 21.30, Parco della Memoria, Piazza Matteotti; con il sostegno del Consorzio della Bonifica Burana): novità teatrale di Maurizio Garuti, la pièce rievoca infatti la lunga lotta che nella Bassa ha opposto uomini e acqua, a partire dal canale Foscaglio, antesignano delle opere di bonifica che hanno reso vivibile e ospitale la pianura tra Bologna, Ferrara e Modena. Chiude in bellezza il Memoria Festival, domenica 10 giugno, Nicola Piovani con il suo concerto La musica è pericolosa. Percorsi di ricordi musicali (Area della Musica, Piazza Marconi, ore 22; con il sostegno di CPL Concordia Group), titolo che rievoca ciò che una volta Federico Fellini disse allo stesso Piovani: “La musica è pericolosa”. Il compositore Premio Oscar dirige e suona al pianoforte, seguito daMarina Cesari (sax/clarinetto), Pasquale Filastò (violoncello/chitarra), Ivan Gambini (batteria/percussioni) e Marco Loddo (contrabbasso), Rossano Baldini(tastiere).