MIRANDOLA – Arrestato un operatore sanitario di una struttura di Mirandola perchè costringeva un paziente affetto dalla sindrome di Down a rubare denaro alla madre.
L’uomo, un 39enne di Mirandola dipendente della coooperativa Domus (estranea ai fatti) in servizio presso il centro diurno Arcobaleno, si faceva poi consegnare dal paziente i soldi. La vittima è Fabio, un uomo affetto da sindrome di Down di 41 anni che vive a Cavezzo e frequenta la struttura Arcobaleno di Mirandola. Qui ha incontrato il suo aguzzino travestito da operatore.
Per mesi gli ha spillato denaro, 10, 20 euro alla volta fino a quando a settembre la mamma della vittima non si accorge che gli ammanchi nel suo portafogli sono frequenti e costanti. Ne chiede ragione al figlio che racconta le angherie che subisce nella struttura. Si, perchè l’operatore si faceva consegnare il denaro dietro minaccia, raccontava che altrimenti la vittima sarebbe stata cacciata e in qualche caso – ha raccontato – avrebbe anche ricevuto schiaffi.
Parte la denuncia ai Carabinieri, che consegnano all’uomo una banconota da 20 euro segnata. “Dagliela quando ti chiederà la prossima volta i soldi”,dicono alla vittima. Così è stato, e i militari hanno fatto irruzione nella struttura trovando la banconota segnata nel portafogli dell’operatore.
Il 39enne si è giustificato dicendo che si trattava della restituzione di un prestito ma poi ha ammesso di aver ricevuto il denaro dopo le minacce.
Adesso si indaga per capire se l’aguzzino – che non ha precedenti penali – abbia fatto lo stesso con altri pazienti. I Carabinieri sperano che si tratti di un caso isolato.
Il 39enne è stato hanno arrestato per estorsione aggravata per il fatto che il disabile fosse sotto la sua custodia.