Dopo la notizia dei controlli dei Nas presso l’Osteria Panaria a Bomporto, il titolare Lorenzo Lucchini, 40 anni, ha mandato un comunicato stampa per precisare che, dal punto di vista igienico il suo locale non ha presentato criticità e che la pasta congelata sequestrata è prodotta da un pastificio artigianale che presentava etichettatura non aggiornata secondo le normative in vigore dal 5 maggio in materia di allergeni.
“Molti dettagli dell’ispezione – spiega – le ho lette sui giornali. Posso dire che i chilogrammi di pasta ripiena sequestratata non sono 59, ma poco più di 30 e ribadisco che non è prodotta da noi ma da un pastificio che ci rifornisce. Di mio c’erano tre pagnotte di Altamura, per consumo personale, che un amico mi porta e che avevo nel frigo del locale perchè in quello di casa non ci stanno”. Lucchini racconta come il locale sia stato aperto lo scorso novembre e che sotto il profilo igienico sanitario sia sempre stato al top così come il personale dipendente: tutto in regola e in possesso di tutti i corsi formativi richiesti dalla legge. “L’attività è aperta da novembre 2017 – spiega -. Il locale è in memoria di mio padre venuto a mancare un anno fa. Come scritto nel comunicato la merce sequestrata riguarda una trentina di chilogrammi di pasta ripiena, fornita da un laboratorio artigianale, che presentava un’etichettatura non conforme a quella prevista dalla legge in merito agli allergeni. La difformità è del produttore, non nostra. Produttore che sta provvedendo a mettersi in regola. Il mio è un locale piccolo, abbiamo 60 coperti, ci distinguiamo perchè puntiamo sulla qualità delle materie prime. In merito alla sanzione – aggiunge – ho appreso l’importo dai giornali. Farò richiesta di accesso agli atti per saperne di più. Dopo la notizia apparsa dui giornali, qualcuno su Facebook ha scritto che forse diamo fastidio a qualcuno. Noi però andiamo avanti”.
LEGGI ANCHE:
Multa dei Nas in un ristorante di Bomporto