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Permessi recuperati: le giostre di Mirandola possono riaprire

da | Mag 11, 2018 | In Primo Piano, Mirandola | 0 commenti

I permessi sono stati recuperati, la Prefettura ha dato il placet e adesso le giostre di Mirandola possono riaprire. Sono state introdotte diverse novità per rispettare la nuova legge antiterrorismo e che erano state dimenticate. Infatti sono stati creati otto varchi di accesso con altrettante guardie e metal detector che controllano le persone che entrano, oltre ad aver realizzato una recinzione.

Le giostre del luna park erano state chiuse da giovedì perché mancavano dei collaudi, e la cosa oltre ad aver provocato la delusione di tanti bambini e ragazzi e la rabbia di chi ha perso una giornata di guadagni, aveva dato la stura a una serie di polemiche. A queste risponde, dando notizia della riapertura, l’assessore comunale Roberto Ganzerli.

Questa sera (venerdi) riapre il luna park di Mirandola. In mattinata la Prefettura ha dato parere favorevole, con una serie di prescrizioni, che nel pomeriggio sono state ottemperate e verificate da un sopralluogo congiunto del Commissariato e dei Vigili del Fuoco. Oggi quello della safety e della security è un percorso molto complesso e se siamo riusciti a raggiungere l’obiettivo dell’apertura di questa importante attività, è stato grazie ad un duro lavoro degli uffici comunali, della società organizzatrice L’Accento, di tutti i giostrai presenti al Luna Park e della disponibilità della commissione Provinciale e non ultimo del Sindaco di Mirandola che è sempre disponibile ad assumersi responsabilità non scontate. Ora vorrei fare due commenti. Il primo è che le regole vanno rispettate sempre. Ma possono essere criticate. Queste regole sulla sicurezza, a mio modesto avviso, vanno riviste e contestualizzate. Gli eventi non sono tutti uguali per dimensione , sensibilità e luogo geografico. Il mega concerto fatto a Roma è molto diverso dalla sagra del melone fatta in una frazione. Rischiamo sempre di più che molte attività scompaiano. Questo è un problema economico ma anche sociale. Io credo che le nostre città sono sicure se ci sono attività che portano gente nelle piazze : è il vuoto ad essere pericoloso. Non facciamo vincere la paura dei terroristi. La seconda riflessione è dedicata a tutto quello che ho letto in queste ore da parte di persone che pur non conoscendo nulla di quello che stava succedendo, si sono permesse di dare giudizi ingenerosi sul Comune, L’accento, i giostrai et etc . E’ un mal costume che io condanno perchè è lesivo per chi ci mette l’impegno, la faccia, il suo tempo e a volte anche la propria incolumità civile e penale pur di garantire che un avvenimento venga fatto per la città. So benissimo che queste mie parole non spaventeranno nessuno di questi “signori” che continueranno a sputare sentenze da dietro ad un computer comodamente seduti. Io continuo a stare con chi il lavoro lo fa e rischia di suo per farlo. Grazie per l’attenzione.

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