“Animali maltrattati nei campi nomadi: la vicenda del pitbull di sette mesi, legato, chiuso in una gabbia e maltrattato è la riprova di quanto purtroppo le cronache riportano spesso, non solo nel modenese. E’ frequente il ritrovamento di animali da compagnia tenuti in cattive condizioni all’interno delle aree destinare ai nomadi e questo pone con forza il tema del benessere animale. L’episodio di questi giorni non deve passare inosservato. Le forze dell’ordine e la polizia municipale compiono periodicamente verifiche all’interno dei campi ed è proprio in occasione di una di questa che, a quanto risulta, il cucciolo di pitbull è stato notato, anche grazie ad una segnalazione. Proprio alla luce di questo ritrovamento è fondamentale attivare tutti i canali possibili per controlli mirati e attività di prevenzione all’interno dei campi, che non possono e non devono essere considerati zona franca, nemmeno per questo aspetto di civiltà che riguarda gli animali.
Così Stefano Adami segretario cittadino Lega Carpi, commenta la vicenda del pitbull ritrovato dentro ad una gabbia arrugginita sequestrato e consegnato dalle guardie zoofile al canile.
“In queste situazioni la prevenzione è fondamentale per evitare che episodi simili si ripetano” aggiunge Adami “ e per accertarsi che animali da compagnia non vengano utilizzati per finalità non adatte alla loro natura o addirittura illegali, come spesso capita per i cani di quella razza”.
Per il segretario “l’episodio deve essere un monito per tenere alta la guardia su un tema di forte interesse sociale, ma troppo spesso trascurato”, spiega. “Ci auguriamo che la denuncia alla donna che risultava essere la proprietaria del cane in questione porti a risultati concreti in tempi veloci e che quanto accaduto faccia alzare il livello di attenzione su altri possibili episodi di maltrattamento”.