SAN FELICE SUL PANARO – Fin dove può spingersi l’istinto materno di una donna che, passati i 35 anni, con una relazione stabile e felice e un lavoro gratificante, decide che è arrivato il momento di avere un figlio? Questa la decisione alla base di Stasera ovulo, il monologo che, interpretato da Antonella Questa per la regia di Virginia Martini e il testo di Carlotta Clerici, andrà in scena all’Auditorium comunale di San Felice sul Panaro venerdì 18 maggio alle ore 20.30. Secondo appuntamento di TiPì, la stagione di Teatro Partecipato della Bassa modenese, la commedia, a ingresso gratuito, indaga le problematiche della maternità “over 35” e della sterilità femminile, tematiche rese quanto mai attuali dall’odierno stile di vita imposto dalla contemporaneità.
Nello spettacolo, che al Premio Calandra 2009 si è aggiudicato quelli relativi a Migliore Spettacolo e Migliore Interprete, la protagonista giunge a elaborare la risposta attraverso una strada tortuosa, fatta di tentativi e fallimenti, esami medici e cure pesanti; punteggiata dai consigli di parenti e amici così come da critiche più o meno velate. Sarà proprio questa consapevolezza, infine raggiunta, a regalare al pubblico un finale commovente e inaspettato. Lo spettacolo è a ingresso gratuito sino a esaurimento dei posti disponibili: a tal fine, è caldamente consigliata la prenotazione a progetto.tp@gmail.com. La direzione artistica della stagione – nata per iniziativa del gruppo teatrale Bassa Manovalanza, che continuerà a coordinare le attività partecipate – passa quest’anno all’associazione Nahìa di Bologna – che da sempre cura l’organizzazione di TiPì – in collaborazione con Chiara Cantiello e Matteo Pederzoli, che da anni si occupano di percorsi teatrali sul territorio e già curatori della fortunata rassegna Primavera a teatro, tenutasi sempre a San Felice nel 2017.
TiPì ha poi aderito al bando L’Italia dei Visionari in collaborazione con altri otto importanti enti teatrali italiani. Il bando raccoglie proposte di spettacolo su tutto il territorio nazionale da parte di compagnie indipendenti di teatro contemporaneo. Le proposte vengono poi valutate da gruppi di spettatori locali, i Visionari appunto, che scelgono autonomamente, in un percorso di confronto e scambio, il titolo da inserire in stagione. I Visionari della bassa sono una cinquantina, persone di tutte le età che si stanno incontrando periodicamente per valutare le oltre duecento proposte pervenute: lo spettacolo da loro scelto farà parte della programmazione autunnale.