Sono 15 i supermercati della provincia di Modena che hanno ricevuto dalla Regione Emilia-Romagna il “carrello verde”, il logo della Regione che premia l’impegno e le iniziative avviate per migliorare e proteggere l’ambiente. Di questi 11 sono nella Bassa: cinque a Carpi e uno rispettivamente a Rovereto di Novi, San Felice, Ravarino, Soliera, Nonantola e Mirandola.
Fanno parte dei primi 71 punti vendita in tutta la Regione che potranno esporre il logo per l’attenzione alla riduzione dei rifiuti e al risparmio di energia, per aver sprecato poco e per un’offerta di prodotti a minor impatto.
I requisiti per il “carrello verde”
I negozi e i supermercati che hanno chiesto il riconoscimento del Sistema di qualificazione ambientale garantito dalla Regione, lo hanno ottenuto dopo la verifica di una serie di requisiti minimi quali, ad esempio, la vendita di prodotti sfusi o con eco-ricariche, l’offerta di stoviglie usa e getta biodegradabili o compostabili, la vendita di borse riutilizzabili e di prodotti da banco con imballaggi facilmente riciclabili.
Inoltre, questi negozi si impegnano a usare cassette riutilizzabili per l’ortofrutta, organizzare sistemi di raccolta differenziata negli spazi a disposizione del personale, impostare la temperatura dei locali non inferiore a 24 gradi in estate e non superiore a 20 in inverno, mettere raccoglitori per toner negli uffici.
Infine, sono richieste particolari scelte costruttive e impiantistiche, come il ricorso a luce naturale, sistemi di illuminazione a basso consumo, utilizzo e generazione di energie rinnovabili, la chiusura di banchi frigo con sportelli isolanti. Elemento qualificante del progetto sono le iniziative di comunicazione verso il consumatore che, se adeguatamente informato e sensibilizzato può fare propria questa attenzione alla sostenibilità.
Il Sistema di qualificazione ambientale
Il sistema di qualificazione, regolamentato da uno specifico disciplinare, è uno strumento volontario a cui i punti vendita possono chiedere di aderire dichiarando il possesso dei requisiti previsti. Gli esercizi commerciali che aderiscono sono riconoscibili dal “carrello verde” che deve essere esposto nel punto vendita e può essere utilizzato nei diversi materiali informativi.
Il sistema è articolato su tre livelli di efficienza: oro, argento e bronzo, ma in via sperimentale quest’anno sarà rilasciato in un’unica versione. Periodicamente la Regione controllerà e certificherà che ii requisiti siano rispettati, in un’ottica di miglioramento continuo: dopo aver avviato il processo, si prevede di mantenerlo ed accrescere in modo progressivo i risultati dei vari negozi.
L’elenco completo dei punti vendita è disponibile online sul portale regionale Ambiente.
“Negozi e supermercati, ogni giorno frequentati da migliaia di cittadini, rappresentano snodi strategici per contribuire all’informazione e alla diffusione di nuovi stili di vita e di consumo sempre più green- ha spiegato l’assessora regionale all’Ambiente, Paola Gazzolo che nelle prossime settimane visiterà alcuni dei punti vendita dove sono previste iniziative di promozione sul ‘carrello verde’-. I 71 punti vendita certificati sono un buon risultato, ma rappresentano solo la prima tappa di un percorso che porterà a estendere la rete degli esercizi commerciali aderenti e ad elevare progressivamente la sostenibilità ambientale delle attività commerciali presenti sul territorio regionale”.
“L’iniziativa promossa dalla Regione, d’intesa con Atersir, l’Agenzia territoriale dell’Emilia-Romagna per i servizi idrici e rifiuti e Legacoop Emilia-Romagna – precisa il presidente di Legacoop ER, Giovanni Monti- è frutto di un accordo a cui hanno aderito alcune cooperative del consumo e dei dettaglianti fortemente radicate sul territorio. Si tratta di Coop Reno, Coop Alleanza 3.0, e Nordiconad, che hanno collaborato attivamente nella definizione degli aspetti tecnici del sistema e si sono impegnate a promuoverne l’adesione presso i propri associati, consentendo di raggiungere un’ampia platea di consumatori, nonché di contribuire a valutarne gli effetti attraverso il monitoraggio. Il progetto ‘carrello verde’, nell’offrire ai consumatori maggior consapevolezza verso le azioni di prevenzione nella produzione di rifiuti, aggiunge un altro tassello alla lotta contro gli sprechi”.