Benvenuti nell’archivio di sulpanaro.net
Qui sono disponibili tutti gli articoli pubblicati del nostro quotidiano dal 1/1/2015 al 30/6/2020
Tutti gli articoli successivi al 30/6/2020 sono disponibili direttamente sul nostro quotidiano sulpanaro.net

Terremoto Emilia, a Carpi ancora 126 famiglie sfollate

da | Mag 29, 2018 | Carpi, In primo piano | 0 commenti

Terremoto Emilia, a Carpi ancora 126 famiglie sfollate. In occasione del sesto anniversario del terremoto del 2012 l’amministrazione comunale di Carpi fornisce alcuni dati sulle attività compiute dai suoi uffici per quanto riguarda la ricostruzione di edifici civili e aziende. I dati sono relativi al 15 maggio:

sono state presentate 625 richieste di contributo MUDE

sono state diniegate/rinunciate/decadute 67 richieste di contributo MUDE

sono stati assegnati 382 contributi MUDE per un totale di 100 milioni di euro di cui pagati 72 milioni

gli uffici stanno esaminando 26 richieste di contributo per la ricostruzione di aziende agricole e 78 relative ad edifici civili

restano da istruire 59 richieste di contributo abitative (depositate ma non ancora prese in carico), meno del 10% del totale.

 

Per quanto di competenza dell’Ufficio Rientro in Abitazione i dati di Carpi (al 30 aprile) sono invece i seguenti:

9 nuclei familiari in assistenza in Moduli Abitativi Rurali

12 nuclei familiari in assistenza con Locazione Temporanea

69 nuclei familiari in assistenza con Contributo Canone Locazione (CCL)

36 nuclei familiari in assistenza con Contributo Disagio Abitativo (CDA)

 

“La ricostruzione procede – spiegano il Sindaco Alberto Bellelli e l’assessore comunale all’Urbanistica Simone Tosi  – le risorse messe in campo sono state ingenti per ricostruire gli edifici colpiti dal sisma del 29 maggio 2012: in sei anni abbiamo compiuto tutti i passi per dare le migliori risposte possibili alle esigenze del nostro territorio. Il nostro impegno non verrà meno fino a quando l’ultimo edificio colpito sarà ricostruito e fino a quando l’ultima impresa e l’ultima famiglia non rientrerà nella propria azienda ed abitazione”.

Condividi su: