Da Trieste a Capo Nord, 30 giorni di viaggio in bicicletta per un fine nobile, per aiutare un progetto solidale in favore dei bambini diversamente abili (qui l’approfondimento): il viaggio del mirandolese Davide Gaddi è cominciato venerdì 1 giugno, e SulPanaro.net lo seguirà giorno dopo giorno attraverso le sue parole, i suoi racconti e le sue foto. E una mappa aggiornata giorno dopo giorno.
26 giugno, Karasjok (Norvegia)
Ciao a tutti,
L’ho scritto anche su Facebook: bisogna sapersi ascoltare, ho capito che era ora di rallentare e così, visto che avevo anche alcuni problemi che ho preferito non trascurare, per arrivare al meglio al rush finale del mio viaggio ho deciso che questa ultima parte della Finlandia era meglio non rischiare di peggiorare le condizioni. Così ho preferito caricare la bici su un pullman e arrivare, dopo cinque ore, in Norvegia, a Karasjok, da dove ripartirò per la meta che, a prescindere da tutto il resto, voglio orgogliosamente raggiungere in bici.
Questa è la strada che va a Capo Nord, quella che da domani mi farò sino alla fine del viaggio. Il vento soffia forte, probabilmente a mio favore, la temperatura prevista va tra i 7 e i 15 gradi ma non dovrebbe piovere, ma questo lo vedremo, perché non è mai detto. Intanto ho potuto notare che i posti sono sempre più belli, e la gente sempre più tranquilla.
Vi faccio questo esempio: in pullman c’era una bimba che avrà avuto circa dieci anni, viaggiava da sola e si è fatta l’intero tragitto serenamente, senza alcuna paura e senza nessuno che la disturbasse. Non credo che in Italia una cosa così sia possibile, qui invece è la normalità. E sul pullman si poteva viaggiare anche con i cani, altro aspetto che non mi era mai capitato di vedere.
Sembra davvero di essere in un altro mondo. Detto questo, oggi invece che pedalare mi sono preoccupato più che altro di stare bene e riprendermi e ho allacciato le cinture. Perché qui anche sugli autobus non si sgarra…
(Davide)
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LA MAPPA
IL PROGETTO
Il viaggio di Davide è a favore dell’Azienda Agricola e Sociale Villa Forni, di Cognento (MO), molto attiva nell’offerta ai ragazzi diversamente abili (agricoltura sociale, pet terapy, ippoterapia, attività laboratoriali, etc.).
La famiglia Forni, una pietra miliare nella storia modenese, ha in essere un ambizioso progetto in più fasi che prevede inizialmente la costruzione di un grande pollaio all’avanguardia per galline ovaiole. Grazie alle uova, e alla farina di grano pregiato (miscela di semi antichi) diversi ragazzi disabili potranno cimentarsi nella preparazione di pasta fresca, rigorosamente nel rispetto della tradizione modenese, e trovare un ruolo se non un lavoro vero e proprio. Sarei felice se il mio viaggio, grazie al sostegno delle persone che mi seguono, potesse dare un concreto aiuto a chi, come i Forni, si spende per aiutare chi ha meno di noi.
Per sostenere l’iniziativa con eventuali donazioni: Iban IT43I0538723300000002619163