NONANTOLA – “Inizio con un dettaglio che potrà sembrare banale. Da più di tre mesi, in via del Passeggio, pieno centro storico, permane in posizione illeggibile un cartello che segnala divieto di accesso. È piegato verso il senso di marcia opposto ed è inclinato verso un muro. La sua utilità, messo così, è pari a zero. Abbiamo fatto tre segnalazioni bonarie e, un mese fa, abbiamo fatto una segnalazione all’URP. Nessuna risposta. È ancora lì, piegato quanto inutile”.
Giorgio Ferri, segretario della lista civica AmoNonantola ed ex-consigliere comunale (venne eletto alle amministrative del 2014), si dice sconfortato. “Perché c’è molto altro e, dai commenti che ci fanno pervenire gli abitanti, trovo che non siano cose di poco conto. Nel dicembre scorso la nostra lista civica ha presentato un ordine del giorno sul centro storico senza trovare risposta. Venne fatto perché molta gente non si cura della pulizia. Mozziconi di sigarette a terra, deiezioni dei cani non raccolte dai proprietari, deiezioni e piume di piccioni su strade e balconi. A fronte di questi dettagli, non un cartello, non un invito a pulire, non minacce di sanzioni. Niente. I residenti puliscono portici e marciapiedi da soli. Il ‘premio’? Quaranta o cinquanta giorni l’anno, durante le manifestazioni, in cui i residenti non possono neanche tenere le auto nei loro garage. Aggiungo altro. Non si muove niente in Piazza Liberazione, non si muove niente in via Sertorio. La piazza ha una bella pavimentazione adesso, ma è brutta per chi ci cammina, specie per i disabili”.
Ferri come un fiume in piena. Procede con l’elenco di cose che, a suo dire, sono state, ad oggi, disattese. “L’anno scorso ho chiesto cestini lungo le ciclabili. Non ne ho visto uno. In tema di Polisportiva e Pieve, due belle realtà di Nonantola, ho letto un articolo che riportava la posizione di Gian Luca Panzetti, consigliere di Rifondazione Comunista. Da parte mia critico il modo in cui sono state gestite le gare per l’assegnazione delle palestre, contribuendo ad allontanare le due belle realtà anziché avvicinarle. Lo stesso sentimento lo provo per come è stata gestita la vicenda che riguarda la sede del Gruppo Carnevale a Campazzo visto che d’ora in poi verrà condivisa. Non è mia indole fare polemiche, non l’ho mai fatto, chi mi conosce lo sa, e capisco che i Comuni abbiano tempi lunghi per risolvere i problemi. Però un segnale, un inizio, una risposta alle criticità, te le aspetti. L’attesa ha un punto di arrivo che determini la fine? Tra quanto tempo?”.